Mottarone, lunedì la rimozione dei resti dei cavi della funivia

Lunedì mattina a partire dalle 7, a poco più di due anni dal tragico incidente che ha causato la morte di 14 persone, sarà rimosso ciò che resta delle funi della funivia precipitata al Mottarone. I vigili del fuoco del comando provinciale di Verbania sono stati incaricati dalla Procura della Repubblica di Verbania di recuperare i resti dei cavi d’acciaio, in particolare della fune traente che si è spezzata, e che da quella tragica domenica giacciono in mezzo ai boschi del Mottarone.

Alla vigilia del deposito delle richieste di rinvio a giudizio per i presunti responsabili del disastro, scomparirà dalle pendici del Mottarone quello che forse è l’ultimo segno evidente del disastro.

I Vigili del fuoco di Verbania si erano occupati il 13 settembre del 2021 del prelievo di una parte della fune che sarebbe poi stata utilizzata per le prove di laboratorio nell’ambito della perizia cosiddetta “delle cause” nell’ambito dell’incidente probatorio. In quella occasione era stato parzialmente rimosso il telo di plastica posto a protezione del cavo nei giorni successivi all’incidente, ed era stata tagliata una porzione di circa 15 metri, riposta temporaneamente nella stazione intermedia dell’Alpino, e poi trasportata a Fondotoce nel magazzino della Protezione civile, prima di raggiungere i laboratori dove sono stati effettuati i rilievi dei periti. Sempre i Vigili del fuoco avevano effettuato, due mesi più tardi, l’8 novembre 2021, lo spettacolare recupero con gli elicotteri del relitto della cabina numero 3.

Per garantire condizioni di sicurezza nell’esecuzione di raccolta della fune abbandonata nel bosco, il Comune di Stresa ha disposto una ordinanza di divieto totale di circolazione – anche a pedoni e ciclisti - lungo il sentiero VL1, che sale da Stresa alla vetta del Mottarone e che si snoda nei pressi del punto in cui il cavo giace da 25 mesi.