Economia - 29 ottobre 2023, 09:51

Il mattone piemontese sorride, ma cerca muratori (anche non esperti)

Sono 31.167 i cantieri avviati, di questi almeno la metà sono a Torino e provincia. Malabaila (Ance): "Serve una proroga almeno per i lavori già avviati e che non potranno finire entro il 2023"

Il mattone piemontese tiene botta, resiste, mostra segnali di ulteriore rafforzamento, ma non nasconde qualche timore legato al contesto economico e politico di questo periodo. Lo dimostrano i dati dell'ultima indagine di Ance Piemonte che, se da un lato mostrano miglioramenti economici (fatturato e volontà di investire, per esempio, visto che gli ordini non mancano), dall'altro confermano la difficoltà a trovare personale, tempi più lunghi per incassare i pagamenti e soprattutto il grande punto interrogativo che resta a incombere sul tema Superbonus. 

Numeri buoni, ma incertezza

Il quadro geopolitico e il conseguente aggravarsi del contesto economico richiedono politiche che accompagnino questo periodo di incertezza che abbiamo di fronte - commenta Paola Malabaila, presidente dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta -. Abbiamo rilevato, per gli ultimi sei mesi dell’anno in corso, un miglioramento di alcuni indicatori che però si scontrano con la preoccupante situazione internazionale e con le criticità che le imprese continuano a segnalare”.

Allungare il Superbonus per i cantieri già partiti

E proprio sul fronte dei bonus, Malabaila aggiunge: "Sarebbe necessaria una proroga del Superbonus per i cantieri già avviati che non potranno essere terminati entro la fine dell’anno e interventi per i crediti incagliati. In tal senso abbiamo valutato positivamente il provvedimento regionale con il quale la Regione Piemonte, attraverso i suoi enti pubblici economici e le società partecipate, potrà acquistare i crediti d'imposta annualmente per un loro utilizzo diretto in compensazione nei limiti della capienza fiscale. Per quanto concerne la problematica del caro materiali, stiamo lavorando con la Regione per un aggiornamento delle voci del Prezzario in considerazione anche della già citata incertezza che prevale sui mercati e su alcuni materiali come petrolio e gas naturale”.

In Piemonte, al 30 settembre 2023, il numero di interventi avviati dall'inizio della misura era di 31.167, con una crescita dell'1,2% rispetto al 31 agosto, mentre gli importi sono cresciuti del 3,3%. Circa il 50% degli interventi sono realizzati nella Città Metropolitana di Torino.

Muratori cercansi

Dal punto di vista delle cifre, il fatturato è previsto in crescita dal 28,9% delle imprese, contro un 8,3% che teme una riduzione. Un miglioramento, anche se lieve, rispetto al primo semestre 2023, quando le percentuali erano rispettivamente 27,8% e 14,8%.
Quel che colpisce, però, è il fronte occupazione. Il 18,2% delle imprese intende aumentare il personale contro il 14,9% che ne prevede la riduzione. La situazione è leggermente peggiore rispetto a giugno (18,2% e 7,8%), ma il vero tema riguarda la difficoltà di reperimento di personale sia qualificato (lo dice il 70,3% delle imprese del campione) sia generico (53,7%). Nel primo semestre 2023 le percentuali erano rispettivamente il 65,5% e il 45%.

Si accorciano leggermente i tempi di pagamento da parte di privati e pubblici, mentre i committenti essenzialmente pubblici si fanno attendere più che in passato. Ma questo non intimidisce le intenzioni di investimento, che toccanoil 47,9% delle aziende. Una fetta superiore all'indagine precedente, quando erano solo il 45,2%. 

Un quadro in miglioramento rispetto al primo semestre 2023 – ha spiegato Francesco Panuccio, coordinatore Ance Piemonte e Valle d’Aosta con delega al Centro Studi –. Sul fronte delle difficoltà di assunzione, stiamo lavorando per far conoscere le opportunità dell’edilizia anche alle nuove generazioni. Parallelamente siamo impegnati sul fronte della formazione con il bando regionale dell’Accademia delle costruzioni, strumento innovativo per specializzare i lavoratori e per inserire nuove risorse in azienda".

Massimiliano Sciullo