Si parlerà di letteratura e intelligenza artificiale sabato 11 novembre alle 16.00 a Villa Simonetta, a Verbania-Intra (con ingresso libero) nell'ambito della tavola rotonda "Da Cibernetica e Fantasmi di Calvino a ChatGpt. Cosa cambia per autori, editori e lettori?". L’evento è organizzato nel contesto del FestivalPost dell'Associazione Culturale LetterAltura.
Moderati dal giornalista Andrea Dallapina, ideatore del progetto "Editoria estrema" di LetterAltura, si confronteranno Paolo Benanti e Roberto Cicala. Benanti è uno dei massimi studiosi italiani del fenomeno della cosiddetta "Intelligenza artificiale", sostenitore di un approccio algor-etico (un'etica del e per gli algoritmi) ed è stato recentemente nominato nella commissione Onu (New Artificial Intelligence Advisory Board) per sostenere gli sforzi internazionali nella governance dell'intelligenza artificiale. Cicala è invece fondatore e direttore editoriale della casa editrice Interlinea, scrittore e critico letterario. Entrambi sono docenti universitari, rispettivamente all'Università Gregoriana e a quella Cattolica.
A dare il "la" al dibattito saranno le pagine di "Cibernetica e Fantasmi", lezione che Italo Calvino tenne nel 1967 e nella quale, in modo preveggente e tutt'altro che angosciato, teorizzava macchine in grado di scrivere storie in modo combinatorio, molto simili alle potenzialità che stanno oggi sviluppando Gpt e i suoi fratelli e sorelle. Ma cosa cambia per gli editori e per i lettori se l'autore non è più una persona? Dove risiede l'essenza della letteratura? Sono queste alcune delle molte domande che l'intelligenza artificiale "generativa" pone e alle quali la tavola rotonda di sabato 11 novembre proverà a rispondere.