Una decisione calata dall’alto. Esprime criticità il portavoce storico dei frontalieri Antonio Locatelli, sulle novità fiscali. “Lunedì 6 novembre si è tenuto un tavolo tecnico in Provincia per discutere della nuova tassa per i vecchi frontalieri per sostenere finanziariamente la sanità delle regioni di frontiera come Piemonte e Lombardia; quindi, già di per sé scorretta visto che i frontalieri sono presenti su tutte le regioni dell'arco alpino”, sottolinea Locatelli.
“Una decisione che è poi stata calata dall'alto, senza nessun preavviso ai sindacati di categoria che, ovviamente, durante la riunione hanno sottolineato questa grave situazione. Alla riunione erano presenti il presidente della Provincia Alessandro Lana, il vice Rino Porini, Domenico Albertella, Stefano Costa in rappresentanza dell'on. Enrico Borghi, Enrico Montani in rappresentanza di Alberto Gusmeroli, il sottoscritto per i frontalieri con il sindaco di Re Massimo Patritti, oltre a tutte le sigle sindacali Ocst, Unya Vallese, Cgil, Cisl. Inoltre, in collegamento da Torino, il consigliere Alberto Preioni, che ha annunciato che, come regione Piemonte, sta valutando una proposta di legge per un aumento degli stipendi nella sanità regionale e che se - qualora entrasse comunque in vigore la nuova tassa - la regione Piemonte si impegnerà per fissare l'aliquota al 3%”.
“Camona (Ocst) e Baccaglio (Cisl) sottolineano il fatto che nessuno ha coinvolto le parti sociali - continua Locatelli -. Braka di Unya Vallese ha comunicato che i frontalieri del Vallese sono pronti anche ad una eventuale mobilitazione qualora la tassa dovesse essere applicata: noi come frontalieri abbiamo sottolineato che non saranno certamente i soldi prelevati dalle tasche dei lavoratori a risollevare le sorti della sanità di confine e che comunque i frontalieri danno già notevole incremento alla fiscalità in Italia con il ristorno del prelievo fiscale sulle buste paga in Svizzera. Lana ha proposto un tavolo di concertazione con i sindacati e la stesura di un documento a nome di tutti da sottoporre al governo per eliminare la nuova tassazione. Vitale, consigliere provinciale, ha sottolineato l'importanza (come richiesto ripetutamente da noi frontalieri) dei tavoli tecnici sul frontalierato per non trovarsi poi confrontati on queste situazioni. Da tutte le parti si è comunque convenuto sull' intervento immediato della Provincia e dei parlamentari locali presso il governo per risolvere questa ennesima situazione penalizzante per il frontalierato che in ultima analisi avrebbe anche una ricaduta economica sul territorio”.