L’eurodeputato di Fratelli d’Italia Pietro Fiocchi ha promosso un incontro a Roma tra associazioni e comitati per discutere dell’annoso problema della gestione dei lupi nel territorio piemontese e non solo.
“Un fermo no al 'piano lupo' dalle associazioni e comitati convenuti a Roma. È quanto è emerso dal tavolo promosso dall’onorevole Fiocchi al Ministero delle Politiche Agricole alla presenza del Sottosegretario di Stato, senatore La Pietra, e del Vice Comandante dei Carabinieri Forestali Generale Monaco”, si legge nel comunicato stampa diffuso a seguito dell’incontro.
All’incontro vi erano associazioni e comitati rappresentativi di realtà dei territori interessati, ove il lupo provoca allarme sociale. Al tavolo si sono espresse diverse realtà provenienti da Piemonte, Lombardia, Toscana, Abruzzo ed Emilia-Romagna. Da registrare anche la presenza e l’apporto di Davide Titoli, coordinatore FdI del Vco e dal rappresentante di Wilderness, che sostiene, sul tema lupo, le ragioni del mondo rurale Spartaco Gippoliti.
A sottolineare l’emergenza sono le oltre 10.000 firme raccolte e consegnate al Sottosegretario La Pietra. Si è inteso rappresentare al Governo come l'impostazione del “piano lupo” sia inadeguata a contrastare l'aumento dei danni provocati dai lupi alle aziende zootecniche e causi l'abbandono dei pascoli, nonché le limitazioni della libertà di esercitare attività all'aperto.
“È da anni che mi impegno in tutte le sedi, ed in particolare in Europa, riguardo al problema di questa specie - dichiara l’On. Fiocchi – che, non essendo più da considerarsi in via di estinzione per cui altamente protetta, deve essere quanto prima declassata e contenuta”.
“Mi preoccupano in particolare gli attacchi all’uomo e agli animali da affezione da parte di alcuni esemplari ritenuti “problematici” – continua l’onorevole -. Ritengo, inoltre, che il progetto Life WolfAlps abbia di fatto esaurito in gran parte i suoi compiti. Semmai, i fondi siano nel frattempo destinati a risarcire adeguatamente i danni subiti dagli agricoltori e dagli allevatori e alla tutela della biodiversità. La Commissione Europea – conclude Fiocchi – ha dichiarato l’intenzione di approvare ogni piano di gestione del lupo perché ora riconosce la problematicità della specie.”