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Economia | 21 novembre 2023, 08:01

Piemonte, l'Artigianato digitale cresce: +4% nella prima metà del 2023

Il crescente flusso di investimenti delle imprese ha sostenuto l’intensificazione dei processi di digitalizzazione, generando una domanda di servizi che ha stimolato l’offerta nei settori dei servizi digitali

Piemonte, l'Artigianato digitale cresce: +4% nella prima metà del 2023

Nel 2023, le imprese artigiane digitali in Piemonte hanno registrato una crescita annua del 4,0%, superando il già straordinario risultato dell’Italia (+3,3%). Questa performance ha posizionato la nostra regione al quarto posto a livello regionale.

Tra le regioni con almeno 500 imprese artigiane digitali, il Veneto ha registrato il dinamismo più marcato dell’artigianato digitale, seguito dal Lazio con il 5,9%, la Sardegna con il 5,7%, il Piemonte con il 4,0%, l’Emilia-Romagna con il 3,4% e la Lombardia con il 3,3%.

Questi dati emergono dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato sulla “Transizione digitale delle Pmi”, che ha rielaborato i dati Istat del 2023.

A livello provinciale, Padova è in testa con +11,8%, seguita da Vicenza con 9,7%, Cagliari con +6,8%, Cuneo con +6,2%, Treviso con +5,0%, Roma con +4,9%, Como con +4,8%, Sassari/Gallura con +4,6%, Torino con +4,5%, Milano con +4,3%, Bergamo con +4,2%, Firenze con +3,9%, Verona con +3,5%, Monza e Brianza e Bologna con +3,3%.

Il crescente flusso di investimenti delle imprese ha sostenuto l’intensificazione dei processi di digitalizzazione, generando una domanda di servizi che ha stimolato l’offerta nei settori dei servizi digitali. Questo stimolo ha interessato le imprese artigiane, creando valore aggiunto e alimentando la crescita del PIL.

“L’innovazione tecnologica serve ad esaltare il patrimonio di eccellenza e di competenze delle nostre aziende”, sottolinea Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte. “Artigiani e piccoli imprenditori sono capaci di coniugare le tecnologie digitali con la creatività e il ‘saper fare’, la tradizione, il gusto, il fatto su misura, vale a dire le caratteristiche che da sempre fanno grandi nel mondo i prodotti delle imprese italiane a valore artigiano. Proprio per questo è necessario sostenere questa loro propensione con il pieno coinvolgimento e la facile accessibilità alle misure previste per realizzare le transizioni digitali e green”.

“Gli sforzi delle nostre imprese devono però essere accompagnati da politiche di sostenibilità che siano in grado di dare risposte immediate. Le due transizioni (energetica e digitale) sono complementari l’una all’altra. Abbiamo bisogno di connettività e reti veloci ed efficienti. È fondamentale che la nostra regione prosegua nel rafforzamento in queste infrastrutture (telecomunicazioni e banda ultra larga) che sono le ‘gambe’ su cui può camminare la diffusione della tecnologia orientata alla domotica ed alla gestione delle apparecchiature tecnologiche come: software, gestionali, cloud, marketplace, piattaforme per l’efficientamento di processi e servizi innovativi”, continua Felici.

“Usare l’energia pulita va bene - aggiunge - ma non basta e non è l’unica via”, conclude Felici. “Comunità energetiche, autoconsumo, fotovoltaico sono strumenti importanti ma devono essere accompagnati da un processo di rafforzamento delle misure previste per gli interventi di efficientamento energetico delle imprese. Inoltre, bisogna ridurre al minimo la burocrazia: diamoci regole e strumenti per fare bene e in fretta”.

comunicato stampa

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