“Serve una battaglia di civiltà condivisa dalle famiglie, dalla scuola, dalle istituzioni, da tutte le forze sociali ed economiche per sconfiggere la cultura che alimenta pregiudizi e violenza.-commenta Sara Origlia, presidente del Movimento donne impresa di Confartigianato Piemonte- Una battaglia che deve vedere coinvolto tutto il mondo della piccola impresa. Le caratteristiche delle nostre aziende e del rapporto diretto con i nostri collaboratori ci consentono di comprendere, forse meglio che in altre realtà produttive, le situazioni di disagio. Le nostre imprese devono quindi essere anche ‘laboratorio’ di educazione al rispetto dei diritti e della dignità delle donne, attraverso il lavoro come strumento di realizzazione personale, di indipendenza economica e di emancipazione sociale”.
“La violenza contro le donne – conclude Origlia– si previene anche rendendole consapevoli del loro valore, del loro talento, consentendo di esprimerlo in un’attività d’impresa e liberandole così da soggezione psicologica e condizionamenti di tipo economico. È indispensabile investire sull’occupazione delle donne, in particolare sostenendo l’imprenditorialità femminile, sia nelle fasi di avvio dell’azienda sia nel passaggio generazionale, e promuovendo un’efficace rete di servizi per favorire la conciliazione lavoro-famiglia e il welfare territoriale.”.