Non solo un fuoriclasse assoluto in campo, forse già oggi, a 22 anni, il più forte tennista italiano di tutti i tempi. Non solo il trascinatore della squadra che ieri, a Malaga, ha regalato una giornata storica allo sport italiano, con il ritorno nel Belpaese di quell'insalatiera che da 47 anni aspettavamo. Jannik Sinner è speciale anche fuori dal campo. Capace di ascoltare ed aiutare chi è meno fortunato di lui.
E cosi, grazie all'interessamento del suo manager e mentore Alex Vittur, Jannik donerà all'associazione Kenzio Bellotti una racchetta da lui usata in questo magico 2023. Lo aveva fatto anche due anni fa, per sostenere Eitan, il bambino israeliano unico superstite della tragedia del Mottarone: l'asta allora se l'era aggiudicata Alessandro Priori, assessore allo sport di Velletri, con un'offerta superiore ai 1000 euro. Quest'anno però l'obiettivo è raccogliere molto di più: l'intero ricavato sarà donato ad Arturo, bimbo di 5 anni che vive a Piacenza ma con i nonni a Ghiffa, paese dove è parroco don Angelo Nigro, presidente della Paffoni Fulgor Basket e socio della Akb. Arturo, attualmente ricoverato a Genova, è affetto dalla sindrome di Gillespie, che non gli permette di camminare e parlare. Il suo fratellino, Alessandro, ha recapitato a Jannik un messaggio di in bocca al lupo prima della semifinale contro la Serbia. E il messaggio è stato decisamente benaugurante.