Nelle ultime ore Mattia Corbetta e Alessandro Marchini, rappresentanti di Fratelli d’Italia si sono scagliati contro l’amministrazione comunale di Omegna a causa dei rifiuti che, all’indomani della festa di Capodanno in piazza, sono stati trovati per le vie della città. A queste parole ha replicato il sindaco Daniele Berio:
“Le critiche sono sempre legittime e si auspica che possano essere costruttive”, ha esordito il primo cittadino in una nota. “Purtroppo, non tutti la pensano allo stesso modo ed è così che la presa di posizione del Consigliere Corbetta e del Sig. Marchini, in merito al giorno dopo il primo Capodanno in piazza ad Omegna, rischia di diventare un attacco a prescindere, mescolando argomentazioni comprensibili e altre prive di fondamento. Ma andiamo con ordine”.
“Per quanto riguarda la pulizia dell’area interessata dall’evento, in effetti si sarebbe potuto provvedere durante la notte o al mattino presto – ammette Berio - E di questo si terrà conto per le prossime occasioni. In ogni caso, nel pomeriggio del primo giorno dell’anno amministratori e volontari della Pro Loco con in testa la Presidente Adele Sacco, hanno provveduto a ripulire quanto possibile”.
“In merito al ghiaccio – prosegue - alle 7.30 il sindaco e altri collaboratori dell’amministrazione hanno verificato le condizioni delle zone più sensibili (Monte Zuoli, Cireggio, Agrano e vari angoli della città). Le strade erano “nere”, senza ghiaccio. Non è stata fatta una puntuale verifica di tutti i marciapiedi, ma nemmeno sono arrivate segnalazioni di alcun genere. Qualora, come scrivono Corbetta e Marchini, qualcuno avesse avuto dei problemi, ovviamente i cittadini interessate hanno tutto il diritto di darne notizia contattando i nostri uffici”.
“Il divieto di usare bottiglie o bicchieri di vetro – dichiara poi Berio - è stato rigorosamente rispettato dagli organizzatori! Senza alcuna prova al riguardo, questa accusa del tutto gratuita è da ritenersi diffamatoria. La somministrazione di bevande calde o fredde è avvenuta solo attraverso bicchieri di plastica. I contenitori di vetro che giacevano slungo le strade e le piazze non sono riconducili a quelli in dotazione all’organizzazione. Molto probabilmente sono stati portati sul posto”.
Il sindaco aggiunge: “Nelle settimane precedenti al Capodanno, è stata organizzata una riunione presso il Commissariato di Polizia a Omegna e tre giorni prima dell’evento un altro incontro presso la Prefettura a Verbania. È stato predisposto il piano di sicurezza e la documentazione relativa alla conformità delle strutture utilizzate, così come giustamente richiesto anche dai gruppi consiliari di minoranza. Nell’area di fronte alla baia di Omegna erano presenti le Forze dell’Ordine e i Volontari del Soccorso di Omegna. Si è fatto tutto ciò che era necessario e opportuno.
Spiace constatare che per qualcuno ogni occasione è buona per gettare discreto su iniziative e attività anche quando vanno bene, non registrano alcun incidente (neppure minimo!), anche quando sarebbe bastato venire in piazza per rendersi conto che molti omegnesi e forse soprattutto, molte famiglie hanno deciso di condividere questa opportunità di salutare il nuovo anno, senza essersi sentiti in pericolo, in un clima di festa sereno e misurato”.
“Spiace altresì – prosegue Daniele Berio - avere conferma dell’accanimento nei confronti della Pro Loco, organizzatrice del Capodanno in piazza, da parte di alcuni esponenti della minoranza in Consiglio Comunale. Un accanimento che si ripete e non si spiega se non con il tentativo di politicizzare enti, organismi e associazioni che nulla hanno a che fare con la politica. Questo atteggiamento non fa e non vuole il bene della Città e non è rispettoso dell’impegno e della passione dei volontari! Forse qualcuno preferisce agevolare le spaccature piuttosto che l’unità, per pensare di poter coltivare possibili consensi, attraverso il dissenso e la polemica sempre e comunque?”.
“Omegna ha bisogno di trovarsi, ritrovarsi e fare sistema – conclude il primo cittadino - potendo contare sulla straordinaria presenza di realtà, gruppi e associazioni che sono un vero e proprio patrimonio della città”.