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Economia | 14 gennaio 2024, 08:40

Le nuove generazioni rivalutano i mestieri tecnico-pratici e abbattono gli stereotipi

Secondo uno studio realizzato da Skuola.net e Autostrade per l'Italia, sempre più giovani pensano di intraprendere un lavoro "manuale"

Le nuove generazioni rivalutano i mestieri tecnico-pratici e abbattono gli stereotipi

I ragazzi delle nuove generazioni stanno cambiando le proprie idee sul mondo del lavoro: sono in fase di rivalutazione i mestieri “manuali”, in particolare quelli ad alta specializzazione. Più di un terzo dei giovani, soprattutto tra i maschi, pensa di intraprendere un percorso lavorativo di questo tipo dopo il diploma. Si tratta di una notizia molto positiva, visto che negli ultimi anni le aziende faticano sempre di più a trovare figure qualificate per svolgere determinati mestieri. Inoltre, i giovani stanno iniziando ad abbattere uno stereotipo: oggi, soltanto 1 su 5 pensa che dopo il diploma di lice si debba necessariamente proseguire con l’università.

Sono dati che emergono dallo studio annuale dell’Osservatorio “Giovani e Professioni”. realizzato da Skuola.net in collaborazione con Autostrade per l’Italia, intervistando 2500 studenti di scuole superiori.

Il numero degli studenti intenzionati a intraprendere un lavoro tecnico-pratico cresce sempre più rapidamente: rispetto allo scorso anno, siamo passati dal 19% al 26% degli intervistati. In più, si abbassa la percentuale dei giovani che scartano a priori l’ipotesi di un lavoro pratico, scendendo dal 53% al 49% in un solo anno.

I settori più attrattivi, secondo le nuove generazioni, cambiano nettamente in base al genere. Per quanto riguarda gli uomini, le preferenze si concentrano sul settore dei mezzi di trasporto, come automobili, ferrovie, aeronautica, seguito dall’industria digitale ed elettronica e dai servizi di ristorazione e alberghieri. Per le donne, invece, si preferisce il comparto del digitale e dell’elettronica, quello alimentare, chimico o farmaceutico e quello dei servizi alberghieri e di ristorazione. Il 6% degli uomini e l’8% delle donne, inoltre, prenderebbe in considerazione un impiego nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture.

Su questo tema, il gruppo Autostrade per l’Italia sta organizzando diversi progetti per offrire agli studenti percorsi formativi sulle principali figure professionali ricercate nel settore. “Anticipare nel tempo l’orientamento e la formazione delle giovani generazioni - sostiene Gian Luca Orefice, Direttore Human Capital Organization del Gruppo Aspi - è fondamentale per il nostro Gruppo. Abbiamo il dovere di investire sulle persone, creando una solida rete con imprese e istituzioni, per fare in modo di preparare le giovani generazioni a costruire un mondo più sostenibile, per creare i professionisti del futuro da inserire nel mercato del lavoro”.

“I mestieri tecnico-pratici possono rappresentare una risposta alle principali istanze di quanti, all’interno della generazione zeta, si proiettano verso il mondo del lavoro - sottolinea Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net - visto che, in base ai dati emersi dall’Osservatorio “Giovani e Professioni”, i tre aspetti più importanti richiesti a una posizione lavorativa, per loro, sono una buona retribuzione, un sufficiente bilanciamento tra vita privata e lavorativa, alti standard di sicurezza sul lavoro. Proprio quello che, grazie all’evoluzione del mercato occupazionale e delle tecnologie, queste professioni riescono a offrire più che in passato. Unendovi, peraltro, un forte elemento valoriale: contribuire a realizzare prodotti o servizi utili per la collettività; un altro aspetto, questo, molto importante per 9 giovani su 10. Ecco spiegato perché le attività manuali, specie se ad alta specializzazione, stanno tornando a essere più appetibili per le ragazze e i ragazzi di oggi”.   

Redazione

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