“Ho accettato la proposta del neo costituito coordinamento provinciale di candidarmi a sindaco. Ho l’esperienza acquisita da deputato, non ho più impegni parlamentari, ho tempo da dedicare alla mia città: sono nata a Verbania, ci ho sempre vissuto e sono in grado di amministrarla meglio di come è stato fatto finora”. Mirella Cristina lancia la sua candidatura dopo aver corso per la stessa carica già nel 2014 contro Silvia Marchionini.
Il primo obiettivo è quello di sottrarre a Giandomenico Albertella, mai nominato, il solo appoggio finora acquisito, quello di Fratelli d’Italia.
“Non capiamo come mai un partito col quale a livello provinciale non abbiamo mai avuto problemi, a Verbania, abbia lanciato un candidato non iscritto a FdI. La Lega, fino ad ora, non ha mai appoggiato l’altro candidato. Con Noi moderati e le liste dialogheremo su cosa sia meglio fare per Verbania che deve tornare ad essere il centro di gravità permanente della provincia” ha sottolineato l'ex deputata azzurra.
Le visioni delle ultime ore in seno al centro sinistra – la presa di distanza dal Pd di Alleanza civica per Verbania e Centro riformista – apre scenari imprevedibili fino a ieri. “Noi – commenta Cristina – siamo aperti al dialogo con tutti sulle idee e sui programmi. Non un pacchetto pre confezionato, con un programma fantasioso, e con un candidato che si presenta per dialogare alle sue condizioni”.
In questa fase, il bersaglio è più Albertella che il futuro vincitore delle primarie Pd o il candidato, al momento solo ipotetico, di Alleanza civica e Centro Riformista. La presenza dal congresso del Centro civico, col capogruppo Massimo Ronchi e Lucio Scarpinato, ancora in maggioranza con Marchionini, è indicativa dell’area politica che intende aggregare Cristina. Il compito di ricucire con FdI se l’’è assunto il coordinatore regionale, Paolo Zangrillo, tramite il suo omologo di Fratelli d’Italia, Fabrizio Comba. Zangrillo è stato ospite del congresso col senatore Roberto Rosso.