Entrerà in vigore dal 1° marzo l'imposta di soggiorno a Omegna. Una novità assoluta, voluta dalla giunta Berio e che, in base alle stime, dovrebbe portare nelle casse comunali circa 35mila euro annui. Un piccolo tesoretto, imparagonabile rispetto a quello di comuni come Verbania, Stresa, Baveno o Orta, ma che servirà comunque per migliorare la promozione turistica e per rendere più accogliente la città.
“Le risorse, per legge - ha spiegato l'assessore al bilancio Gianni Desanti - devono essere spese nell'ambito e nel settore turistico e noi lo faremo. Abbiamo esternalizzato il servizio ad Abaco, cui tutti gli operatori dovranno fare riferimento: il 22 febbraio ci sarà un corso di formazione on-line per la spiegazione delle modalità di accesso al portale, che è molto semplice”.
Nel 2022, le presenze turistiche sono state quasi 30mila: in città ci sono 3 hotel, 5 bed and breakfast e circa 120 case vacanze. “L'imposta, per il tipo di strutture che abbiamo, sarà compresa tra 1 euro e 1,50 a notte. Sono esenti i bambini fino a 6 anni, i portatori di handicap e chi accompagna pazienti in strutture ospedaliere. Dal 16esimo giorno di permanenza, poi, l'imposta non si paga più”, ha concluso Desanti.