A venti anni dalla concessione del titolo “Città di Gravellona Toce” una riflessione sul significato della parola “città”, guidata da un esperto in materia, l’architetto Roberto Ripamonti, in dialogo con il Sindaco Giovanni Morandi, ha animato l’incontro di dei giorni scorsi presso la Biblioteca Civica. La Città, per essere luogo di vita, non deve fermarsi alle condizioni materiali del territorio, non può, in altre parole, prescindere dalla considerazione dei suoi abitanti, i Cittadini, dei loro diritti, dei bisogni, dei valori cui si ispira il vivere comune, come ricordano anche i diversi termini del passato: l’urbs e la civitas latine e, ancora prima, la poleis greca.
Passare dalla teoria alla pratica è stato possibile allargando il dialogo agli invitati speciali della serata: i ragazzi e le ragazze che hanno lo scorso anno compiuto 18 anni. Quali sono oggi i loro riferimenti, cosa cercano nella loro città per potersi riconoscere e sentirsi Cittadini a pieno titolo? La maggiore età sicuramente comporta nuovi diritti e doveri, introduce uno status – quello di cittadini- al quale i ragazzi sono pronti (e rispetto al quale hanno anche le idee piuttosto chiare) e che pone sfide importanti a tutti quanti si occupano della Città, in ogni suo ambito. Ai neodiciottenni sono stati donati due spunti da portare anche a casa: un libro che racconta quel che in Italia si fa, ed è tanto, per entrare nell'era dello sviluppo sostenibile, dell'economia circolare, della rivoluzione energetica, della chimica green di storie “green” (Italia green. La mappa delle eccellenze italiane nellʼeconomia verde, Marco Frittella) e il Manifesto di Ventotene, opera che ancora oggi tratta in modo attuale un’altra questione fondamentale per la convivenza, quella della pace e dell'ordine internazionale (Il manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, Mondadori, 2023). I neodiciottenni che non erano presenti all’incontro possono rivolgersi in Comune per ricevere i testi.