Disastro Paffoni. A Salerno arriva la quinta sconfitta consecutiva, la più incredibile, inquietante ed inaccettabile. Un primo tempo da film degli orrori, reazione assente: urge una riflessione immediata, perchè avanti cosi si rischia di buttare alle ortiche un progetto pluriennale.
A Caprile si gioca davanti a pochi intimi nonostante l'ingresso gratuito: Salerno con Fraga, Acunzo, Kekovic, Spizzicchini ed Agostini, Omegna con Kosic, Fazioli, Solaroli, Torgano e Balanzoni. Inizio abbastanza contratto, con errori banali da una parte e dall'altra: al 5' è 9-7 per i blaugrana. Sale di tono Torgano che segna due volte dall'arco e la squadra di Ducarello trova il primo vantaggio, cui risponde Acunzo. Al 10' guida Salerno 24-17, con la Paffoni trascinata dal solo Torgano, 11 punti e 4/4 dal campo. Nel secondo quarto una sola squadra in campo, quella di casa: la Paffoni non difende, non segna, non gioca. Alla Virtus non sembra vero di prendere il largo con le iniziative del solito Acunzo e di Agostini: il margine di vantaggio si avvicina ai venti punti ed all'intervallo lungo è 47-30 per Salerno. Al rientro dagli spogliatoi cambia poco nei primi 5', con Salerno che mantiene il comando delle operazioni.
Poi però Omegna si presenta finalmente sul parquet, con un colpevole ritardo: basta poco per ridurre il gap sotto i dieci punti, ma il finale di quarto è ancora pro Salerno, che con un mini break di 4-0 va all'ultimo riposo sul 58-46. Ultimo quarto che si apre con lo specchio della partita della Paffoni: quattro palle perse nei primi attacchi, una serie di sciocchezze in serie e Salerno che ringrazia. Due volte a meno 8 la Paffoni, ma dopo i canestri arrivano follie difensive, con triple concesse ad Agostini e Fraga. Alza bandiera bianca Omegna: finisce 76-67 ed ora la classifica fa davvero paura, tanta paura.