Attualità - 14 marzo 2024, 19:05

Canottieri dice no al progetto del nuovo porto turistico a Pallanza

La struttura metterebbe in pericolo l’esistenza stessa del sodalizio sportivo

Canottieri dice no al progetto del nuovo porto a Pallanza. Si aggiunge anche il no della società Canottieri a quelli via via già espressi in queste settimane contro il progetto del nuovo porto turistico tra Suna e Pallanza. Lo si apprende dal sito di Italia Nostra Vco, dove si legge che la Canottieri ha scritto al ministero dell’Ambiente per manifestare “preoccupazione circa la realizzazione dell’opera” e lamentare il fatto che la storica società che da quasi 80 anni rappresenta il centro remiero della sponda piemontese del lago Maggiore “non sia stata coinvolta in nessuna fase dell’iter procedurale”.

Secondo il presidente del sodalizio sportivo Valter Pedretti, il nuovo porto “avrebbe un impatto significativamente negativo sulla Canottieri, non permettendo in alcun modo il proseguo delle attività”. In buona sostanza, così si evince, la struttura galleggiante “non permetterebbe l’uscita in acqua degli atleti e delle imbarcazioni da canottaggio, poiché lo spazio necessario verrebbe inevitabilmente meno”. Si sottolinea, tra l’altro, “l’aumento del moto ondoso” e i conseguenti possibili pericoli.

Una serie di osservazioni, quelle formulate da Pedretti e ospitate sul portale della sezione provinciale di Italia Nostra, che si aggiungono a quelle già espresse dai pescatori, dall’ex parlamentare Marco Zacchera e da altri. C’è un privato, va ricordato, pronto a investire 7 milioni di euro per ottenere 150 posti barca. Il progetto dell’architetto verbanese Antonio Montani, ora al vaglio degli organi competenti, è stato presentato a novembre dello scorso anno. L’amministrazione comunale ha dato il suo pieno sostegno (così come molti altri).

Alessandro Garavaldi