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Politica | 14 marzo 2024, 15:00

Brezza e Fornara, confronto diretto in vista delle primarie FOTO

Il 13 marzo si è tenuto un dibattito tra i due volti del Pd, che il 17 marzo si sfideranno per stabilire chi sarà il candidato sindaco

Brezza e Fornara, confronto diretto in vista delle primarie FOTO

Perché votare Chiara Fornara o Riccardo Brezza alle primarie di domenica 17marzo? "Perché sono una che lavora sodo - risponde lei -, perché ho dimostrato di saper fare squadra nel mio lavoro, perché non sono una politica, perché ho con me da subito, non solo l'8 e 9 giugno, l'intero centrosinistra". "Perché dopo 10 anni – risponde invece lui - è ora di cambiare, se non recepiamo la richiesta di cambiamento corriamo il rischio che la città accolga il cambiamento proposto dalla destra. In tanti, in queste settimane, mi hanno chiesto se non ho paura di bruciarmi. No, ho paura di spegnermi".
Il paradosso del botta e risposta tra Brezza e Fornara, moderato da Maria Elisa Gualandris, è quello che ha caratterizzato l'intera campagna. La candidata nuova alla politica dichiara: "Non ho eredità alle spalle ma, nell' ambito del lavoro, ho a che fare con Aldo Reschigna (presidente del Consorzio servizi sociali, ndr), ho il sostegno di Claudio Zanotti, che chi non lo conosce trova antipatico ma assicuro che è simpaticissimo, condivido il cambio di passo impresso dall'amministrazione da Silvia Marchionini. Tendo ad essere decisionista, come sa chi lavora con me, ma ascolto tutti".

Brezza, invece, riconosce: "Ho avuto ruoli importanti, ma non ho mai rinunciato alla mia autonomia e alla mia libertà. Quando si chiude un ciclo, se ne apre uno nuovo. Per ciò che mi riguarda, ho ascoltato chi mi consigliava prima di tutto".
E, visto che il pubblico ha lasciato liberi gran parte dei 10 minuti - è arrivata una sola domanda - Gualandris ha chiuso con: “Se doveste perdere, aiutereste il vincitore? Ed eventualmente accettereste un ruolo nella futura amministrazione (nel caso sia di centrosinistra, ndr)?". "La vera lotta è quella dell’8 e 9 giugno - così Fornara - io ho imparato da mio padre (Franco, presidente della provincia di Novara, ndr) che anche quando il suo partito, la Dc, lo mise da parte non stracciò la tessera. Io sono, e resterò, una iscritta al Pd, darò senz'altro una mano a Riccardo fino al 9 giugno. Quanto ad un mio impegno in giunta, ho un lavoro e un mutuo della casa da pagare".

"È normale - commenta Brezza - che, quando si accetta il meccanismo delle primarie, si accetta il risultato. Se perdo, dal 18 marzo sarò a fianco di Chiara. Il mio futuro lo deciderà la comunità politica del Pd, ben felice di accettare qualsiasi ruolo Chiara mi dovesse chiedere".
Sui programmi non ci sono differenze sostanziali in materia di viabilità, trasporti, turismo, cultura, politiche dell’infanzia e giovanili, cultura e lavoro. Pressante per entrambi invertire la tendenza al declino demografico, una politica della casa che consenta ai giovani di restare o tornare a Verbania terminati gli studi, magari per avviare start up. In materia di sanità, Fornara "pur rischiando di perdere le elezioni continuo ad essere convinta che sia meglio un ospedale unico baricentrico". Per Brezza, invece, "Albertella dice d'essere contento, ma quello che sta facendo Cirio è chiuderci l'ospedale e concentrare tutto a Domodossola, che non potrà mai diventare l'ospedale di riferimento del territorio, quello sarà Borgomanero. È importante smascherarlo, difendere il Castelli ma battersi per la sanità territoriale". Cultura e turismo devono andare di pari passo per entrambi, Il Maggiore e Il Museo del Paesaggio possono e devono diventare volano di sviluppo anche economico. Verbania, inoltre, per entrambi deve accrescere il suo ruolo nel Distretto Turistico, oggi troppo sbilanciato verso il centro lago e Arona.

Redazione

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