/ Attualità

Attualità | 18 marzo 2024, 19:00

Partito lo smantellamento del forno crematorio del cimitero di Pallanza

Il nuovo impianto, dal costo di 1.750.000 euro, sarà pronto entro il 30 luglio e sarà realizzato e gestito dal Gruppo Altair di Villadossola

Partito lo smantellamento del forno crematorio del cimitero di Pallanza

Dal 17 dicembre 2023 non si cremano più le salme al cimitero di Pallanza. Il 27 febbraio sono partiti i lavori di smantellamento dell’impianto, mentre quello nuovo sarà pronto entro il 30 luglio di quest’anno. Le cremazioni giornaliere previste varieranno da 2 a 4, anche se la capacità massima è di 11; le tariffe andranno dai 418 euro per i residenti ai 572 per i non residenti, a cui, in entrambi i casi, si aggiunge l’Iva. Le sale del commiato saranno due. L’accesso al forno sarà alla sinistra dell’ingresso principale: le salme transiteranno un percorso ad hoc non visibile ai visitatori che si recano alle tombe dei loro cari.

Dal 21 gennaio 2023, quando Altair ha avuto in concessione il forno per 21 anni e 6 mesi, il comune incamera 105.876 euro l’anno, aggiornabili in base al tasso d’inflazione Istat. I costi di realizzazione - 1.750.000 euro - sono totalmente a carico della società concessionaria.

A fornire i dati tecnici, alla presentazione del progetto in sala giunta, sono stati il presidente di Altair Funeral Srl, Michele Marinello, il responsabile tecnico Sigfrido Marrazzo, quello della gestione Gianfranco Moscattini e l’area manager Andrea Moscattini. Il direttore dei lavori è l’architetto Valeria Buzzelli, il collaudatore l’ingegner Giuseppe Farnelli

Particolare attenzione, da parte di Marinello, nell’illustrazione degli accorgimenti tecnici per limitare al minimo le emissioni nell’aria. Il Post combustore, ha spiegato, distrugge le diossine e ossida tutti gli altri inquinanti. Il DeNox abbatte gli ossidi di azoto. Il boiler raffredda i gas per evitare la ricostituzione delle diossine. Poi c’è il reattore bifase che assorbe i fumi residui. Infine, il filtro a maniche che trattiene le polveri. I fumi, assicura Andrea Moscattini, saranno invisibili e inodori.

Il sindaco di Verbania Silvia Marchionini, nel commentare le soluzioni tecniche, si è tolta qualche sassolino dalla scarpa, ricordando le vivaci polemiche, dentro e fuori il consiglio comunale, sfociate in un referendum consultivo per la revoca del progetto: “Si voleva che a Pallanza non ci fosse più un impianto. Ci fu un noto personaggio di Verbania che in consiglio presentò dei dati sul presumibile aumento dei tumori (Carlo Bava, medico, candidato sindaco di Una Verbania possibile, ndr). Oggi abbiamo la soddisfazione di lasciare in eredità una soluzione sostenibile dal punto di vista ambientale che non grava le famiglie di costi aggiuntivi di trasporto”. Un successo di squadra, dunque. Marchionini ha voluto al suo fianco l’assessore all’ambiente Giorgio Comoli, il consigliere delegato ai servizi cimiteriali Fausto Cavallini e il capogruppo Pd Roberto Gentina.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore