Dopo il bagno di folla nella sua Busto Arsizio, Marco Reguzzoni ha scelto Arona come ulteriore tappa di chiusura della sua campagna elettorale. Una visita nella perla del Lago Maggiore che ha un significato preciso. «In questa cittadina si riassumono i valori del Nord che lavora e che è pieno di bellezze», ha detto il presidente dei Repubblicani e candidato per Forza Italia alle Europee.
«La mia missione a Bruxelles sarà costituita dalla difesa della produzione, dell’agricoltura e del turismo. Per questo motivo territori del genere, che racchiudono le nostre eccellenze, saranno al centro della mia azione al parlamento europeo».
Ad Arona, c’erano ad attenderlo il candidato sindaco del centrodestra Federico Monti, con i rappresentanti del consiglio regionale Luca Bona e Annalisa Beccaria. «Ci accomuna un progetto di impegno che vuole essere decisivo - ha insistito Reguzzoni - perché la volontà è quella di agire in maggioranza, per incidere. Io stesso, ho aderito a Forza Italia e al Partito Popolare Europeo perché intendo stare sui tavoli che contano. Essere eletto per fare semplice opposizione, proprio non mi interessa».
Per il Novarese, in particolare, l’imprenditore Reguzzoni ha uno strumento da rilanciare con forza: «Si tratta della Regio Insubrica, perché è vero che questo territorio, così come il VCO, si trova in Piemonte, ma è anche vero che è strettamente connesso con la Lombardia e in parte con la Svizzera. In questo senso va rilanciato il ruolo di una comunità di lavoro che, quando le Province avevano veri poteri, riusciva a dare risposte complessive, mettendo assieme le esigenze condivise di Lecco, Como, Varese, appunto Novara e VCO con il Canton Ticino. Se ci si crede, il gioco di squadra potrà tornare a funzionare e a dare risultati importanti. Anzi, voglio che venga inserito nel direttivo della Regio Insubrica anche un rappresentante dell’Unione Europea, per darle maggiore spessore».
D’altronde la filosofia di Reguzzoni è quella di «un federalista integralista», secondo cui «nella soluzione dei nostri problemi bisogna dare risorse e responsabilità ai Comuni, inserendoli però in una visione europea. Vale per Arona, vale per tutti»