Mentre sono in corso i lavori di sgombero e ripristino dei principali servizi, la Macugnaga esprime forte preoccupazione non solo per strade e abitazioni, ma anche per le numerose attività commerciali. In particolare, ristoranti e alberghi, che devono fare i conti non solo con i danni strutturali, ma anche e soprattutto con i danni economici che derivano dall’impossibilità per turisti e clienti di raggiungerli.
Portavoce delle difficoltà dei gestori di strutture ricettive Alberto Cottini e Francesco Valente, titolari del rifugio Oberto Maroli sul Monte Moro. “Gestiamo due rifugi, uno a 2000 metri e uno a 3000 - spiega Valente - . Attualmente mi trovo in quello più basso, completamente bloccato e senza energia elettrica”.
Bastano queste poche parole per comprendere la complicata situazione che le attività commerciali stanno affrontando. Dice Valente: “Oltre ai danni alla struttura, ciò comporta enormi danni economici: senza elettricità tutti i generi alimentari che abbiamo qui andranno a male”.
E non è tutto. Con le strade non percorribili, nei prossimi giorni bisogna fare i conti con decine di prenotazioni che vengono annullate. “Lo stesso vale per il rifugio a 3000 metri: lì l’alluvione non è arrivata, ma per ora non c’è possibilità di raggiungerlo, quindi perderemo centinaia di clienti”, spiegano Cottini e Valente. In più, l'annullamento della Fiera di San Bernardo comporta un'ulteriore perdita economica.
Per rendere nuovamente i rifugi raggiungibili bisogna attendere il ripristino della seggiovia, attualmente chiusa. In dirittura d’arrivo, invece, il ripristino della funivia.