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Attualità | 01 agosto 2024, 11:01

Un nuovo alpino in Ossola: il mergozzese Giovanni Fedeli ha ricevuto il 'cappello'

La giovane recluta, calsse 2003, è entrata ufficialmente a far parte del corpo durante il pellegrinaggio delle penne nere in Trentino

Un nuovo alpino in Ossola: il mergozzese Giovanni Fedeli ha ricevuto il 'cappello'

Nella suggestiva cornice dei 3000 metri di quota ai piedi di Monte Vioz, sopra Pejo, in provincia di Trento, nell’ambito dell’annuale pellegrinaggio compiuto dalle Penne Nere a ricordo dei caduti nella “Guerra Bianca”, la recluta alpina Giovanni Fedeli di Mergozzo, classe 2003, ha ricevuto solennemente il cappello alpino entrando così, a pieno titolo, nel Corpo.

La cerimonia, organizzata dall’Associazione Nazionale Alpini in concerto con il comando del Centro Addestramento Alpino di Aosta, ente in cui Giovanni è assegnato per il perfezionamento del proprio iter formativo come volontario in ferma iniziale dell’esercito italiano, ha visto la partecipazione di numerose centinaia di alpini in congedo e di oltre centocinquanta tra reclute e penne nere “in armi”.

A salutare e porgere il loro augurio ai giovani volontari sono stati la senatrice Isabella Rauti, sottosegretario alla difesa, il generale di divisione Michele Risi, comandante delle truppe alpine, l’ingegner Sebastiano Favero, presidente nazionale dell’Ana, e il generale di brigata Alessio Cavicchioli, comandante del Centro Addestramento Alpino di Aosta.

Al termine delle orazioni, incentrate sull’alto valore morale e sulla responsabilità che compete all’essere alpino, i “veci” hanno calzato l’iconico cappello sulla testa delle giovani reclute.

A porgere la penna nera a Giovanni Fedeli è stato il fratello Carlo, graduato scelto in servizio ad Aosta. Il giovane alpino mergozzese porterà infatti lo stesso cappello che, fra il 2015 e il 2021, ha accompagnato il fratello maggiore prima del transito in servizio permanente.

Questo passaggio del testimone si rifà alle tradizioni tipiche del corpo dove, spesso, l’alpinità viene vissuta come un carisma ereditato di padre in figlio e di fratello in fratello.

Pur provenendo da una consolidata tradizione aviatoria, il bisnonno di Carlo e Giovanni fu infatti un pioniere e comandante dell’aeronautica militare italiana, i due alpini mergozzesi vantano tra le loro ascendenze il trisnonno, Giovanni Carlo Duca, alpino del Battaglione Intra e mutilato durante la Grande Guerra e un prozio, Simone Giudici, Alpino del 5° Reggimento perito durante la “Guerra Bianca” nei pressi del Tonale.

Ai “bocia”, come segno di benvenuto e di comunione di spirito tra le generazioni di alpini, è stata inoltre consegnata dal Presidente dell’Ana la tessera della prestigiosa e meritoria associazione.

Insieme a Giovanni Fedeli, ha ricevuto il cappello alpino anche il cusiano Leonardo Varese di Crusinallo. Terminato il loro periodo di formazione, che ha visto i militari impegnati anche nel corso basico di alpinismo, gli alpini verranno assegnati ai vari Reggimenti che compongono le Brigate Taurinense e Julia.

l.b.

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