La UIL Federazione Poteri Locali (UIL FPL) ha recentemente dichiarato lo stato di agitazione per il Comune di Gravellona Toce. Questa decisione segue una serie di disaccordi e problematiche riscontrate nelle trattative con la delegazione trattante di parte pubblica.
“Le motivazioni alla base della proclamazione dello stato di agitazione sono diverse e radicate in una serie di problematiche che si sono protratte nel tempo” spiega Angelo Gallina della Uil Fpl.
“La contrattazione per l'anno 2023 è stata convocata tardivamente, rendendo impossibile la firma dell'accordo entro la fine dell'anno. Questo ritardo ha impedito la negoziazione decentrata, un problema che la UIL FPL vuole evitare si ripresenti nel 2024” sottolinea Gallina. “La parte pubblica ha proposto solo tre progressioni verticali per il 2024, di cui una da categoria B a C e due da C a D. Questo numero è ritenuto insufficiente per soddisfare le esigenze dei lavoratori. Inoltrte i lavoratori non hanno ancora ricevuto le indennità e la produttività relative al 2023. Inoltre, le schede di valutazione non sono state ancora presentate ai dipendenti, causando ulteriori disagi” continua Gallina che ha lamentato la mancanza di risposte da parte della delegazione pubblica alle numerose richieste di incontro per avviare e concludere un accordo decentrato integrativo per l'anno in corso.
“A fronte di queste problematiche, la UIL FPL ha ritenuto che la delegazione trattante di parte pubblica non sia più un interlocutore valido per la negoziazione, e ha quindi deciso di proclamare lo stato di agitazione. Tale decisione è stata presa anche in conformità con la Legge 146/1990, che disciplina l'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. La UIL FPL ha inoltre richiesto un incontro urgente con la parte pubblica per cercare di risolvere la vertenza e raggiungere un accordo che soddisfi le esigenze dei lavoratori e garantisca il corretto funzionamento dei servizi comunali” ha spiegato Angelo Gallina.
“La situazione nel Comune di Gravellona Toce evidenzia una serie di criticità nella gestione delle relazioni sindacali e della contrattazione collettiva. La proclamazione dello stato di agitazione è un segnale forte della necessità di un cambiamento e di un impegno concreto da parte delle autorità locali per risolvere i problemi pendenti e ripristinare un clima di collaborazione costruttiva” conclude Gallina.