Una targa, in tre lingue, inglese, francese e tedesco, oltre che italiano, per spiegare cosa è successo il 26 novembre del 1944, quando i tre giovani partigiani della Divisione Beltrami Carlo Signini, Ferdinando Rota e Sandro Menegola vennero brutalmente fucilati in piazza dai nazifascisti. A volere la targa l'amministrazione comunale di Omegna e l'Anpi Omegna-Cusio: alla cerimonia di scoprimento erano presenti il sindaco Daniele Berio, l'assessore Franco Gemelli, i vertici dell'Anpi con la presidente Raffaella Piloni ed Enrica Signini, figlia di Carlo.
"Capitava che spesso chi passava e davanti alla lapide chiedesse che cosa rappresentasse: da qui la scelta di spiegare a tutti cosa è avvenuto quel 26 novembre 1944. Giusto ricordare, perchè solo cosi si possono evitare gli orrori del passato" - le parole dei rappresentanti istituzionali.