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Cronaca | 26 settembre 2024, 18:40

Centri massaggi sequestrati: il 20 per cento dei clienti arrivava da oltre confine

Un pendolarismo al contrario quello emerso dalle indagini condotte nel corso dell'operazione partita dai carabinieri della stazione di Stresa, al comando del luogotenente James Lui

Identificati i clienti dei centri massaggi sequestrati nel Vco; nel riquadro il comandante dei carabinieri di Stresa, Luogotenente James Lui

Identificati i clienti dei centri massaggi sequestrati nel Vco; nel riquadro il comandante dei carabinieri di Stresa, Luogotenente James Lui

I sigilli posti dai carabinieri a 7 centri massaggi orientali disseminati tra Verbano, Cusio, Ossola e adibiti di fatto a case di prostituzione, hanno messo in evidenza anche un fenomeno poco noto in questi anni: il pendolarismo dalla Svizzera verso i ‘’centri di piacere’’ del nostro territorio.

Ai residenti del Verbano Cusio Ossola è noto che fosse la Svizzera ad attrarre chi cercava momenti di svago e piacere. Il sequestro dei giorni scorsi, frutto delle indagini dei carabinieri di Stresa, comandati dal luogotenente James Lui, ed eseguiti in collaborazione con i collegi dell’Arma di altre stazioni, hanno invece permesso  di scoprire che c’è chi, dalla Svizzera, raggiunge il Verbano Cusio Ossola per alcuni momenti di piacere.

Le indagini, ricordiamo, hanno visto la denuncia di 6 persone e un arresto, tutti titolari delle attività illecite distribuite tra Ossola, Cusio e Verbano. Indagini partite da numerosi servizi di osservazione ad un centro massaggi orientali a Baveno e poi allargatesi ad altri centri della provincia. Pesanti i reati ipotizzati, che vanno dal favoreggiamento allo sfruttamento della prostituzione. Nei centri del VCO, la tariffe per le prestazioni oscillavano tra i 50 e i 100 euro.

Numerosi i clienti identificati. Diversi dei quali svizzeri. Un cittadino svizzero, lo scorso 10 marzo, era anche morto durante i ‘’massaggi’’ . Ma nella loro operazione, i carabinieri hanno anche sequestrato mille franchi, a conferma che il ‘’giro’’ richiama anche clienti da oltre confine. Soprattutto da Vallese e Ticino.

‘’Le indagini hanno permesso di identificare molti cittadini svizzeri – ci spiega il luogotenente James Lui, comandante della stazione Carabinieri di Stresa  - . Almeno il 20 per cento delle persone identificare erano svizzeri’’.

Ma le difficoltà delle indagini, fatte con cura per non dare nell’occhio ai titolari delle case di piacere, non hanno permesso, a volte, per motivi vari, di fermare tutti i clienti molti dei quali di nazionalità svizzera visto che comunque la loro  auto è stata individuata. Identificazioni avvenute sia a Domodossola che a Baveno e Verbania.

Renato Balducci

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