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Cronaca | 30 settembre 2024, 11:24

Macabro ritrovamento ai Bagni di Craveggia, la Polizia Provinciale trova un cranio umano

Al momento non si conosce l'identità dei resti umani e le cause del decesso. Sul caso aperta un'inchiesta

Macabro ritrovamento ai Bagni di Craveggia, la Polizia Provinciale trova un cranio umano

E’ accaduto sabato 28 settembre quando agenti della Polizia Provinciale del Vco durante una perlustrazione e vigilanza del territorio per il controllo dell’attività venatoria in alta valle dei Bagni di Craveggia lungo il sentiero che dall’alpe Ragozzo in direzione dell’omonimo passo in territorio ricadente in comune di Santa Maria Maggiore hanno notato a lato del sentiero un reperto osseo.

Hanno subito pensato si trattasse di resti di un animale selvatico ma con stupore quello che avevano ipotizzato da un attenta osservazione ravvicinata si è invece rilevato appartenere ad un cranio di un corpo umano.

Gli agenti hanno subito interpellato il personale del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza per capire se fosse stata dichiarata la scomparsa di una persona in zona. Quanto rinvenuto faceva supporre agli agenti che il decesso non potesse risalire a vecchia data. Il personale del SAGF ha quindi richiesto l’intervento del loro elicottero AW169 della sezione aerea di Venegono (VA) che ha raggiunto la val d’Ossola ed imbarcato dall’eliporto di Masera il personale tecnico del SAGF si è diretto nella zona di rinvenimento dove ad attendere vi era il personale della Polizia Provinciale per effettuare il recupero di quanto rinvenuto. Le operazioni congiunte, polizia provinciale e finanzieri del SAGF, sono state coordinate dal Sost. Proc. della Repubblica di Verbania, dott. Nicola Mezzina, che ha disposto il sequestro ed il trasferimento all’obitorio di Verbania in attesa degli accertamenti tecnici.

Al momento non vi è alcuna certezza sull’identità della persona non avendo rinvenuto nulla, indumenti, zaino, od altro che possa agevolarne l’identificazione. Nei prossimi giorni verrà disposto un ulteriore sopralluogo in zona volto ad individuare eventuali tracce utili al riconoscimento

Gli inquirenti stanno al momento investigando anche con la confinante confederazione elvetica per capire se ci possa essere qualche collegamento con persone dichiarate disperse in zona. Non si esclude nessuna pista, sicuramente si renderà necessario l’esame del DNA sui resti recuperati al fine di dare un identità alla persona deceduta.

c.s.

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