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Economia | 01 ottobre 2024, 10:00

Il Piemonte che frena spaventa le piccole imprese e gli artigiani: "Siamo a rischio scomparsa"

L'appello di Cna: "Servono interventi urgenti e mirati per chi ha già margini ridotti e soffre in maniera particolare"

La crisi dell'economia piemontese colpisce soprattutto le micro imprese e le realtà artigiane

La crisi dell'economia piemontese colpisce soprattutto le micro imprese e le realtà artigiane

Ci sono i dati (quelli economici, piemontesi, che non regalano certo motivi di sorriso) e poi ci sono le letture. Tra queste, non mancano quelle piuttosto preoccupate per il calo di oltre un punto percentuale accusato dalla produzione regionale, certificata da Unioncamere nei giorni scorsi.

A far sentire la propria voce e i propri timori è Cna Piemonte, che rilegge non solo la diminuzione della produzione, ma anche i cali di ordinativi e fatturato come una sirena d'allarme. E non consola il fatto che in tutta la zona Euro la situazione non sia esaltante. Più le aziende sono piccole, infatti, più la sofferenza potrebbe essere forte: "Le micro imprese, che già operano con margini ridotti, sono particolarmente esposte a questi scossoni, e i settori più vulnerabili, come quelli dei mezzi di trasporto e del tessile, sono tra i più colpiti dalla crisi in corso. Le imprese con meno di 10 addetti stanno affrontando una flessione produttiva dello 0,4%, mentre quelle di medie dimensioni (50-249 addetti) vedono un calo ancora più marcato, con una riduzione della produzione del 1,7%. Questo scenario rischia di aggravare ulteriormente la già fragile situazione delle piccole imprese, che rappresentano il cuore dell’occupazione e della produzione regionale", si legge nella nota ufficiale diffusa dalla sigla di categoria.

La richiesta, di conseguenza, è di interventi urgenti e mirati. Come spiega Giovanni Genovesio, presidente di Cna Piemonte: "Le micro e piccole imprese, che costituiscono l'anima della nostra economia regionale, si trovano in una situazione di grande vulnerabilità. È indispensabile un piano d’azione che tuteli le piccole aziende, che permetta loro di superare questo momento critico, attraverso incentivi mirati, accesso facilitato ai finanziamenti e sostegno per gli investimenti in innovazione e sostenibilità. Non possiamo permetterci di perdere questo segmento cruciale della nostra economia, che garantisce occupazione e stabilità sul territorio".

In una fase in cui la crisi industriale è ormai conclamata, le micro e piccole imprese, soprattutto quelle che operano nelle filiere più tradizionali come il tessile e i mezzi di trasporto, il cuore pulsante del nostro sistema industriale, rischiano di subire un impatto negativo senza precedenti - aggiunge Delio Zanzottera, segretario regionale di Cna Piemonte -. Non si tratta solo di una riduzione temporanea della produzione, ma di una crisi strutturale che rischia di cancellare interi comparti. L'export, che per anni è stato un punto di forza per molte di queste aziende, sta ora subendo contraccolpi durissimi facendo perdere alle nostre imprese competitività sui mercati internazionali. Per invertire la tendenza, servono misure immediate che agevolino la ripresa degli investimenti e l’accesso alle risorse europee. Dobbiamo fornire alle nostre imprese gli strumenti per innovare e riposizionarsi, ma questo richiede un impegno forte e coordinato da parte delle istituzioni".

 

Massimiliano Sciullo

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