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Il suo luogo del cuore è Marina di Belgirate sul lago Maggiore. Originaria di Borgomanero e residente a Stresa, Clelia Sessa, 26 anni, da tre mesi è nel team di terra di Luna Russa, dove si occupa di meccanotronica. In queste ore tutti i giornali parlano di lei. “Alla Coppa America un po’ di vecchiume c’è – dice – culturalmente fatica a cambiare. Ma il tempo delle ragazze è arrivato anche sui bolidi del mare”.
Figlia d’arte, il padre è comandante del Moro di Venezia I, Sessa cresce a pane e vela, cominciando sin da piccolissima a navigare e a regatare sugli Optimist con buoni risultati, per poi passare ai 420, Laser, Melges, Moth, 69F. Appassionata di nautica a tutto tondo, così si legge nella sua scheda, collabora anche con il cantiere Garda Carbon Lab sviluppando, contemporaneamente, alcuni progetti per il Politecnico di Milano.
Durante i suoi studi universitari in ingegneria elettrica, Sessa partecipa a una regata di 69F a Cagliari e approfitta di quell’occasione per fare un colloquio con Luna Rossa Prada Pirelli in cerca di una persona da inserire nel design team. Entrata nel 2022 nel reparto di Meccatronica, si occupa dei sistemi onwater FCS, principalmente del foil cant system. Nel tempo libero pratica moto trial, arrampicata e wing foil.
Alessandro Garavaldi