Il no della maggioranza al consiglio comunale aperto su Barry Calebaut, arrivato ieri in conferenza capigruppo, innesca una nuova polemica tra l’ex sindaca, Silvia Marchionini, e il successore, Giandomenico Albertella.
“La scelta della maggioranza, e del sindaco – dichiarano Marchionini e Patrich Rabaini -, di non acconsentire ad un consiglio comunale aperto su Barry Calebaut indica la volontà di non informare la città sugli sviluppi della vicenda, con l’importante tavolo istituzionale presso il ministero, la paura di esporsi a chissà quali critiche (il mantenimento dei posti di lavoro e dell’attività produttiva è una priorità per tutti) e viene meno ad un impegno preso non meno di due settimane fa”.
Sulla mancata convocazione dell’assise, chiesta da Pd e Verbania si prende cura cui avevano aderito anche Marchionini e Rabaini, i due s’erano già scontrati, prima dell’incontro di mercoledì 2 ottobre a Roma, a mezzo stampa.
Forza Italia, informa Mirella Cristina, “ha chiesto fin dalla scorsa capigruppo un consiglio comunale aperto, cosa su cui la maggioranza, anche ieri sera, s’è espressa in modo negativo- Ora – prosegue – vediamo cosa il presidente del consiglio deciderà sulla richiesta delle minoranze, considerato che dovrebbe essere un organo imparziale”. Una stoccata al Pd cui appartiene il presidente, Alice De Ambrogi.
“Questa vicenda – ammonisce l’ex sindaca Marchionini – sarà lunga e ogni iniziativa utile all’obiettivo serve a dimostrare vicinanza ai lavoratori e capacità di costruire un dialogo con la proprietà. Davanti alla richiesta di un terzo dei consiglieri non viene convocato il consiglio aperto alla città perché si preferisce che cali il silenzio?”. Marchionini derubrica la replica dell’amministrazione ad “un attacco puramente personale per evitare di rispondere nel merito. Non risponderò, stante il livello”.