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Attualità | 04 ottobre 2024, 08:30

Il cinema racconta la Resistenza

Al museo della resistenza di Ornavasso in scena “L’Agnese va a morire”

Il cinema racconta la Resistenza

In occasione delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della Repubblica dell’Ossola, un territorio che divenne simbolo della lotta partigiana e della resistenza contro il nazifascismo, si svolgeranno una serie di appuntamenti culturali e cinematografici di grande valore storico. L’iniziativa è organizzata dall’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nel novarese e nel Verbano Cusio Ossola “Piero Fornara”, in collaborazione con la Società Filosofica Italiana sezione di Verbania e il Museo della Resistenza “Alfredo Di Dio” di Ornavasso, con il patrocinio della Città di Verbania, della Città di Domodossola, della Biblioteca Civica “P. Ceretti” di Verbania, della Casa della Resistenza di Fondotoce, dell'Anpi Comitato Provinciale di Verbania e della Fivl.

Uno dei punti salienti del programma è il percorso cinematografico denominato "Cineresistenza", curato dalla Società Filosofica Italiana sezione di Verbania. Questo ciclo di film, previsto nei mesi di settembre e ottobre 2024, è dedicato al cinema resistenziale, un genere che racconta le lotte, le storie e i sacrifici dei protagonisti della Resistenza italiana. L’iniziativa fa parte delle celebrazioni dei "quaranta giorni", periodo durante il quale la Repubblica partigiana dell'Ossola riuscì a resistere contro l’occupazione nazifascista, prima di essere tragicamente riconquistata.

Tra i film che saranno proiettati, particolare rilevanza è data a “L’Agnese va a morire”, basato sul romanzo, in parte autobiografico, di Renata Viganò, pubblicato nel 1949. Il film, uscito nel 1976, ha una peculiarità unica: è stato il primo a mettere al centro della narrazione della Resistenza una figura femminile, rompendo con la tradizione cinematografica che fino a quel momento aveva dato spazio quasi esclusivamente agli uomini. La pellicola viene proiettata venerdì 4 ottobre alle 20.45 al Museo della Resistenza di Ornavasso.

La protagonista del film è una donna che, inizialmente dipendente dalle decisioni e dalle parole del marito, attivo nella Resistenza nonostante la malattia, si ritrova improvvisamente sola. Analfabeta e priva di strumenti, sente l’urgenza di contribuire alla lotta contro un regime che ha smarrito ogni senso di umanità e pietà. In un contesto dominato da brutalità e violenze, dove le esecuzioni sommarie si susseguono da entrambe le parti, è un episodio apparentemente insignificante a scatenare la sua consapevolezza: l’uccisione crudele di un gatto diventa il simbolo di una violenza insostenibile, accendendo in lei la determinazione a entrare in azione.

Questo film rappresenta non solo una testimonianza della Resistenza italiana, ma anche un omaggio al ruolo cruciale delle donne in quel periodo. Donne che, pur spesso lasciate nell'ombra, furono pilastri portanti della lotta antifascista, spingendo verso la libertà e contribuendo attivamente alla causa. Il film mostra come, in situazioni estreme, l’umanità delle persone emerga nelle forme più diverse e come, al di là delle ideologie, la violenza e la crudeltà riescano a scuotere le coscienze più profondamente degli stessi orrori della guerra.

Le celebrazioni per l’Ottantesimo anniversario della Repubblica dell’Ossola rappresentano un’occasione fondamentale per ricordare e riflettere su questo pezzo di storia italiana, mettendo in luce non solo la resistenza militare, ma anche quella morale, culturale e civile di cui furono protagonisti non solo gli uomini, ma anche molte donne coraggiose e determinanti per la liberazione del paese.

Redazione

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