Eventi - 18 ottobre 2024, 16:55

"Nòma pulenta": rime dialettali ossolane tra memoria e ironia ad Ornavasso

Poesia e dialetto si incontrano sabato 19 ottobre nel recital dedicato alle opere di Valerio Cantamessi.

La poesia dialettale ossolana è stata particolarmente vigorosa nel corso del Novecento e con esponenti di riievo, si pensi a Giovanni Leoni (il Torototela) o ad Armando Tami. In anni più vicini è emerso il genio di Valerio Cantamessi, vincitore di premi letterari, che nel 2001 ha dato alle stampe il libro “Nòma pulenta” (solo polenta).

Nel libro la potenza musicale ed evocativa del dialetto, con l’intrusione di vocaboli walser, evoca un mondo contadino di montagna che oggi non c’è più, ma che rimane nella memoria collettiva. Darlaida in lingua walser significa “abbandono” e una poesia esprime proprio questa condizione di una montagna abbandonata e la memoria degli alpeggi si identifica e si confonde con quella di una gioventù ormai lontana.Così nella poesia Al Coche emergono l’ironia e il sarcasmo di una società povera, ma allegra. Il coche è l’uovo, l’hene è la gallina. È nato prima l’uovo o la gallina? Il dilemma amletico non ha mai interessato i contadini.

Un batlar, un mendicante che la mattina mangia il sole per companatico, risponde per le rime al ricco e prepotente cittadino che lo vuole deridere. Dopo 23 anni dal primo recital realizzato in occasione dell’uscita del libro, le “rime dialettali” vengono riproposte sabato 19 ottobre a Ornavasso (Società operaia, ore 21) nell’ambito delle iniziative celebrative per i 130 della morte di Enrico Bianchetti, il grande storico e archeologo ornavassese. Il recital sarà introdotto dalle riflessioni di Silvano Ragozza sulle caratteristiche e le peculiarità del dialetto di Ornavasso.

comunicato stampa a.f.