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Sanità | 23 ottobre 2024, 12:00

Stresa, il servizio dialisi intitolato alla dottoressa Adriana Baroni FOTO

Una targa è stata dedicata, dall'associazione AmaRene, a colei che è stata primaria di nefrologia dell'Asl Vco dal 1993 al 2011

Stresa, il servizio dialisi intitolato alla dottoressa Adriana Baroni   FOTO

“L’obiettivo è il bene del paziente…Professionalità e dedizione la sola strada per ottenerle”. Queste parole della dottoressa Adriana Baroni, primario di nefrologia di Asl Vco dal 1993 al 2011, sono incise sulla lapide che ha voluto dedicarle l’associazione AmaRene, accanto al bassorilievo del volto della dottoressa alla quale, da oggi, è intitolato il servizio di dialisi turistica, al primo piano dell’ex ospedale di Stresa.

A scoprirla è stato il marito, Mario Rossi, presente con i figli Alessandro e Fabio. “Adriana ha creduto nel servizio di dialisi turistica – così la ricorda il marito – fin da quando non c’era ancora, andava ad Alassio in roulotte ad assistere i diabetici del territorio in vacanza. Col dottor Borzumati (Maurizio, attuale primario di nefrologia, ndr), andava spesso a Torino per sollecitare l’acquisto dell’attrezzatura necessaria. E, se non riusciva la prima volta, tornava fino a quando la delibera di giunta non veniva adottata. La temevano, di volta in volta, gli assessori che si succedevano in giunta”.

“Vero - conferma Borzumati, partivamo all’alba per Torino, dobbiamo alla tenacia della dottoressa Baroni se oggi siamo qui. Nel ricordare la dottoressa Baroni – ne ha tracciato il profilo Borzumati – mi vengono in mente la dedizione al paziente, la grande professionalità, il desiderio di migliorarsi, l’innovazione. Oggi ci avvaliamo di tecnologie, le cartelle cliniche digitali ci appaio cose scontate. Lei anticipava i tempi, intuiva l’evoluzione di oggi già negli anni ‘90”.

“Condivido lo spirito di servizio e la visionarietà che animava la dottoressa Baroni ricordate dal dottor Borzumati – commenta Chiara Serpieri, direttore generale di Asl Vco – ringraziamo la famiglia, sentiamo il dovere di coltivarne la memoria, noi abbiamo solo il dovere di consolidare ciò che altri hanno fatto”.

“Il solo fatto di sapere che ha voluto questo servizio a Stresa – conclude il sindaco, Marcella Severino – è un titolo di merito. La nostra città si è affermata come sede di un servizio di qualità per i molti turisti e per gli stresiani. Per questo, a nome di Stresa, dico grazie per l’idea”. Al termine c’è stato un breve momento di preghiera e la benedizione da parte di don Carlo Stefanazzi, rettore del collegio Rosmini.

Redazione

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