Il sindaco, Giandomenico Albertella, riporti l’area Barry Calebaut in Consiglio comunale per ripristinarne il vincolo ad attività industriale. Lo chiede l’ex sindaco, Silvia Marchionini, dopo l’esito interlocutorio del tavolo tecnico del 31 ottobre a Torino. La “timida speranza” che la milanese Vertus, specializzata in trasformazioni industriali, alla quale la multinazionale belga ha affidato l’incarico di individuare un possibile acquirente a Marchionini appare labile: “Nella realtà i paletti messi da Barry Calebaut rendono quasi impossibile individuare soluzioni in grado di garantire continuità produttiva e occupazionale. Escludere di vendere alla concorrenza, di fatto, esclude che a intra si possa ancora produrre semilavorati di cacao e cioccolato. Il che porta a pensare che i macchinari per la produzione verranno smantellati”.
“Quindi – paventa l’ex sindaco - verrebbe ceduto il solo fabbricato e null’altro. Se ci fosse un imprenditore disposto ad avviare una produzione che garantisca l’assorbimento della forza lavoro oggi in carico a Barry, perché acquistare il fabbricato di Intra e non farlo in altro luogo?”.“Invitiamo il sindaco – incalza Marchionini – a farsi carco di unire tutta la città indicando finalmente la data del Consiglio comunale aperto”.
Consiglio aperto, chiesto a norma di regolamento dal un terzo degli eletti – Pd, Verbania si prende cura – ai quali si sono aggregate le altre minoranze ad eccezione di Fratelli d’Italia. Prima dell’incontro al ministero a Roma la maggioranza aveva detto di “attendere risposte”. Dopo aveva acconsentito ma senza fissare la data. Ora che una “timida speranza” s’è aperta Marchionini torna alla carica.