Secondo le ultime stime dell'Istat, nel 2022 l'economia sommersa e illegale in Italia ha raggiunto un valore superiore ai 200 miliardi di euro, registrando un incremento del 9,6% rispetto all'anno precedente. In particolare, l'economia non osservata è cresciuta di 17,6 miliardi, attestandosi a quasi 182 miliardi per quanto riguarda le attività legittime e a sfiorare i 20 miliardi per quelle illegali. Il numero di unità di lavoro irregolari si mantiene stabile a 2,986 milioni, un dato che riflette una situazione di incertezze nel mercato del lavoro.
L'analisi del fenomeno ha evidenziato un aumento della sotto-dichiarazione, che ammonta a 100,9 miliardi, mentre la componente relativa all'impiego di lavoro irregolare si attesta a 69,2 miliardi, in calo rispetto ai 90,5 miliardi del 2021. I settori maggiormente colpiti dall'economia sommersa includono i servizi alle persone (30,5% del valore aggiunto), il commercio, i trasporti e l'alloggio (18,5%), e le costruzioni (17,5%).
Nonostante le fluttuazioni, l'incidenza dell'economia sommersa sul valore aggiunto complessivo rimane stabile al 10,1%, un dato che riflette dinamiche eterogenee tra i vari settori economici. L'analisi completa sarà utile per comprendere meglio le sfide e le opportunità legate al lavoro irregolare e all'economia non osservata in Italia.