Stefano Costa, presidente di Italia Viva Vco, interviene con preoccupazione riguardo alle dichiarazioni del sottosegretario Alberto Preioni e del coordinatore provinciale della Lega Enrico Montani, emerse in questi giorni sui media, relative alla possibilità di modifiche alla legge regionale 5 agosto 2020 n. 19, nota come Legge Preioni. Questa legge garantisce alla provincia del Verbano Cusio Ossola il 60% dei canoni demaniali prodotti sul territorio, una somma pari a circa 8-9 milioni di euro all'anno, cruciale per l’operatività e la sopravvivenza economica dell'ente provinciale.
“Assistiamo con preoccupazione a quella che sembra una frattura sempre più marcata all'interno della maggioranza di centrodestra in consiglio regionale, una situazione che emerge neanche sei mesi dopo l'insediamento di questa seconda legislatura Cirio,” dichiara Stefano Costa. “Questa guerra preventiva interna rischia di minare un equilibrio faticosamente costruito, e mette in discussione la stabilità economica della nostra provincia, conquistata attraverso un lungo e complesso percorso di riconoscimento della specificità montana.”
Italia Viva Vco ricorda come il raggiungimento di questa stabilità sia stato il frutto di una legge nazionale, la cosiddetta Delrio, voluta dal governo Renzi, nonché frutto di un contenzioso avviato nel 2018, proprio da Costa, all'epoca presidente della provincia, tramite un ricorso al Tar del Piemonte che si concluse con un accordo transattivo tra la provincia del Verbano Cusio Ossola e la regione Piemonte, che consentì di assicurare un impegno di 9 milioni di euro sul bilancio regionale, a partire dall’esercizio finanziario 2019-2021. Anche il referendum consultivo del 2018 per il passaggio del Vco alla Lombardia, pur senza raggiungere il quorum, dimostrò chiaramente il profondo disagio del territorio, un malessere che riaffiora periodicamente e che ora viene nuovamente alimentato da ipotesi di riduzione delle risorse assegnate, addirittura da un partito di governo regionale che all'epoca non si schierò in modo univoco e trasparente a favore del sì al passaggio alla Lombardia.
“Quanto raggiunto con la legge regionale n.19 rappresenta una misura essenziale per il nostro territorio,” continua Costa. “La combinazione dei 4 milioni di euro ottenuti per la specificità montana e del 60% dei canoni demaniali non è una concessione superflua, ma una compensazione dovuta e giusta per un’area che contribuisce significativamente alla produzione energetica della regione. Italia Viva Vco sostiene con determinazione che ogni tentativo di modifica di questa legge rischia di compromettere l'equilibrio economico della nostra provincia.”
"Le province di Sondrio, in accordo con la regione Lombardia e Belluno, in accordo con la regione Veneto - conclude Costa - riconoscono il 100% dei canoni demaniali prodotti nei rispettivi territori. Sarebbe molto più logico pensare di affidare la gestione complessiva del proprio demanio idrico alla provincia del Vco piuttosto che immaginare un ritorno alle procedure di predissesto vissute dall'ente, tra il 2012 e il 2019".