I ponti primaverili festivi piovosi – Pasqua, Ascensione, Pentecoste – hanno penalizzato gli ingressi ai Giardini botanici di Villa Taranto. “Siamo scesi del 9 per cento - informa il direttore, Roberto Ferrari – ma la diminuzione non è del tutto imputabile al cattivo tempo della scorsa primavera. Al risultato record dello scorso anno ha concorso il fattore temporale: è stato il primo, vero anno, post covid. Svaniti i timori indotti da anni di pandemia, è ‘esplosa’ la voglia di muoversi, di visitare mete all’aperto e noi ne abbiamo beneficiato”.
Il recupero dei mesi estivi, e della settimana di Ognissanti che in Svizzera e Germania di vacanza scolastica, non è basato ha recuperare la flessione primaverile. “Abbiamo avuto 41 giorni di pioggia nell’arco dell’intera stagione – commenta Ferrari – un record, rapportato alla carenza di precipitazioni degli ultimi anni”.