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| 21 novembre 2024, 12:00

L'appello dell'ordine dei medici: "Serve un cambio di rotta nella riorganizzazione ospedaliera del Vco"

I professionisti si rivolgono alle autorità competenti: "La creazione di un nuovo ospedale, moderno e flessibile, è essenziale per garantire un’assistenza efficiente e di qualità"

L'appello dell'ordine dei medici: "Serve un cambio di rotta nella riorganizzazione ospedaliera del Vco"

L’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri del Vco si rivolge nuovamente alle autorità nazionali, regionali e provinciali per ribadire “la necessità di un radicale “cambio di rotta” nella riorganizzazione ospedaliera e della sanità nel nostro territorio”. Lo ha fatto tramite una lettera inviata al ministro della salute Orazio Schillaci, al sottosegretario Marcello Gemmato, al presidente della regione Piemonte Alberto Cirio, all’assessore regionale alla sanità Federico Riboldi, al presidente della provincia del Vco Alessandro Lana e a tutti i sindaci della provincia.

“È fondamentale che la voce dei professionisti della salute venga ascoltata in un contesto ed in momento così delicato – si legge nella lettera -. Se non si prende atto di questa realtà e non si infonde fiducia, speranza ed entusiasmo con atti concreti non solo i medici non hanno futuro, ma la sanità non ha futuro senza i medici”.

“Le scelte politiche regionali intraprese, nonostante gli indirizzi locali sollecitati dagli addetti ai lavori e nonostante le indicazioni della maggioranza dei sindaci della provincia – proseguono i medici del Vco – puntano a interventi superficiali su strutture obsolete, creando gerarchie inadeguate che non affrontano le reali esigenze del territorio. Questo approccio non solo è insostenibile, ma potrebbe trasformarsi in un lungo incubo di lavori in corso, aggravando ulteriormente le difficoltà che oggi gli operatori affrontano per garantire, nonostante tutto, una qualità delle prestazioni sanitarie”.

“Chiediamo – sottolineano i professionisti - una revisione seria e integrata della rete ospedaliera, promuovendo una vera organizzazione delle cure primarie e dell’emergenza. È imperativo valorizzare le risorse locali e favorire modelli di cooperazione tra professionisti e comunità. La creazione di un nuovo ospedale, moderno e flessibile, è essenziale per garantire un’assistenza efficiente e di qualità”.

l.b.

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