Il Centro Antiviolenza del Vco, costituito dai tre Consorzi dei Servizi Sociali della provincia (del Cusio e Verbano con il Ciss Ossola capofila), dall’Asl Vco, dalla Questura di Verbania, dalla provincia, dalla Cooperativa Sociale La Bitta, ha recentemente concluso la rilevazione e l’analisi delle situazioni di donne che si sono rivolte ai servizi antiviolenza da novembre 2023 ad ottobre 2024.
I diversi servizi del centro antiviolenza si traducono attraverso azioni sinergiche ed i progetti individualizzati. Queste azioni si realizzano attraverso l’integrazione di interventi sociali e sanitari, che rappresentano presupposti fondamentali ed indispensabili al fine di gestire e supportare la presa in carico delle situazioni di violenza di genere, soprattutto quando è agita contro donne sole o con figli, che giungono all’attenzione degli sportelli del centro antiviolenza, dei servizi Asl e delle forze dell’ordine. L’esperienza sul campo conferma come, solo attraverso interventi congiunti ed integrati, possano essere garantite adeguate risposte, anche immediate e legate all’urgenza, calibrate sui diversi bisogni delle persone vittime di violenza.
Dal 1° novembre 2023 al 31 ottobre 2024, le donne che vivono situazioni di violenza domestica, che si sono rivolte ai servizi del centro antiviolenza e hanno intrapreso un percorso d’aiuto sono complessivamente 168, di cui 65 situazioni sono state incontrate e prese in carico per la prima volta.
Nel 2023/2024, le donne vittime di violenza che sono state prese in carico dal Ciss Ossola sono state complessivamente 49, di cui 19 donne si sono rivolte agli sportelli di ascolto per la prima volta, con 46 figli coinvolti e quindi vittime di violenza assistita, dato estremamente significativo. La situazione è piuttosto analoga anche sul territorio del Verbano, che ha avuto in carico 66 donne complessivamente, di cui 18 accolte nell’annualità 23/24, 85 sono i figli, di cui 23 sono minori, vittime di violenza assistita. Per quanto concerne il territorio del Cusio, le donne in carico sono complessivamente 41 di cui 9 accolte per la prima volta nell’annualità di riferimento, 49 sono i figli, vittime di violenza assistita.
Il servizio antiviolenza “Giù le mani” della cooperativa sociale La Bitta ha mantenuto la presa in carico, per quanto concerne il supporto psicologico, di 24 donne, di cui la metà in carico anche ai servizi sociali del territorio, 19 donne con un primo accesso nel periodo monitorato.
Le donne che si sono rivolte per la prima volta all’Asl, nello specifico grazie al percorso del Codice Rosa, sono state complessivamente 101 e 44 sono i minori di vittime di violenza assistita.
La Questura ha presentato al Tribunale di Torino 13 proposte di sorveglianza speciale per reati di codice rosso, ovvero per stalking, maltrattamenti familiari e violenza sessuale. Sono stati applicati 4 braccialetti elettronici per reati di stalking e maltrattamenti familiari, sono stati emessi dal questore 10 ammonimenti per atti persecutori e 11 ammonimenti per violenza domestica.
Così come per la scorsa annualità, il centro antiviolenza ha voluto privilegiare azioni e progettualità volte al mantenimento e al consolidamento di tutti quei servizi ed interventi rivolti a donne vittime di violenza, in modo particolare attraverso i 30 sportelli collegati alla sede centrale del centro antiviolenza.
Il numero di telefono (335.6978767) con reperibilità h24, consente alle donne che ne abbiano necessità di accedere ad una prima forma di accoglienza ed a una prima assistenza immediata in emergenza. I contatti sono prevalentemente ricevuti da donne o servizi del territorio provinciale. Il centro antiviolenza del Vco è collegato al numero verde antiviolenza nazionale 1522.