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Non solo fumetti | 01 dicembre 2024, 16:30

'Look Back', manga o anime il successo non cambia

L’opera di Fujimoto diventa un mediometraggio e conquista nuovamente il pubblico

'Look Back', manga o anime il successo non cambia

Ci sono opere d’arte (e, in questo caso, possiamo usare il termine senza timore di essere smentiti) per le quali la parabola ascendente del gradimento del pubblico sembra non finire mai. Cambiano veste, cambiano media di diffusione e il risultato è lo stesso; che siano lettori o spettatori, l’affetto, l’attenzione, la fedeltà di cui godono restano immutati.

Non è soltanto un sintomo di competenza professionale del creatore, di qualità del prodotto, non è un fattore meramente merceologico. Gli ingredienti che davvero fanno breccia nel cuore e nella mente delle persone sono l’amore e la verità che gli autori hanno voluto regalare alla loro opera, la loro capacità di mettersi a nudo, per raccontare dei sentimenti profondi.

Il manga “Look Back” e la sua recente, omonima, trasposizione in anime, contengono tutti questi elementi.

La copertina dell’edizione italiana del manga “Look Back” (Star Comics)

Creato da Tatsuki Fujimoto (mangaka che già aveva ottenuto successo nel 2020 con l’opera precedente “Chainsaw Man”), “Look Back” è stato pubblicato inizialmente sulla rivista digitale “Shōnen Jump+”. Poi, visto il successo, l’editore Shūeisha, proprietario della piattaforma, nel 2021 ha deciso di pubblicarlo su carta, in un volume unico di 143 pagine. 

Una tavola del manga e un fotogramma dell’anime

L’opera in seguito ha varcato i confini del Giappone, diffondendosi in tutto il mondo (in Italia è stata pubblicata da Star Comics).

La sinossi è presto detta: Ayumu Fujino e Kyomoto, due bambine delle elementari, hanno la passione del disegno. Pur non conoscendosi di persona, sviluppano una forte rivalità che le porta a impegnarsi in questa attività in modo maniacale. Quando finalmente si incontrano, nasce una grande amicizia che consente loro, lavorando in coppia, di diventare negli anni mangaka professioniste.

Le due ragazze hanno caratteri molto diversi: Ayumu è solare, estroversa, determinata. Kyomoto è timida e dolce e soffre di agorafobia. Si proteggono e completano a vicenda per molto tempo. Finché un giorno, Kyomoto sceglie un’altra strada. E mi fermo qui, non voglio fare spoiler.

L’omonimo anime, prodotto dallo Studio Durian e diretto e sceneggiato da Kiyotaka Oshiyama (“Devilman: Crybaby”, “Evangelion: 2.0”, “Il ragazzo e l'airone”) su colonna sonora di Haruka Nakamura, ripercorre piuttosto fedelmente la storia originale. Supportato da una regia straordinaria e da disegni perfetti, il mediometraggio (57 minuti) riesce a emozionare lo spettatore in modo ancora più dirompente.

L’incontro tra le due protagoniste nell’anime

“Look Back” non è soltanto una storia di amicizia. Le due protagoniste hanno dei nomi che sembrano anagrammi combinati del nome del loro creatore. E’ un segnale importante: la storia ci regala una metafora del ciclo creativo, dell’ossessione, della crisi, della ricerca della perfezione che ogni artista vive in qualche modo in sé. Ayumu Fujino e Kyomoto rappresentano le due personalità di chi crea: quella che vive (o è costretta a vivere) la vita quotidiana e quella, intima, riservata, solitaria (potremmo dire agorafobica) dell’unico momento in cui l’artista non soffre ed esiste davvero: quando si dedica all’unica attività per la quale è venuto al mondo.

Tanto il manga quanto l’anime regalano momenti di toccante poesia, supportati da una scrittura perfetta. L’opera è definibile ad un tempo grande letteratura e grande cinema di animazione. La storia può essere letta e vista, senza censure, dai tredici ai 99 anni.

Non per niente il suo successo di pubblico non accenna ad avere fine.

Attualmente l’anime è disponibile su Amazon Prime.

Noi ci rileggiamo la prossima settimana.

Thomas Pistoia

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