I carabinieri della Stazione di Verbania hanno rintracciato e soccorso un 19enne residente nel milanese di cui si erano perse le tracce nel pomeriggio di domenica. A dare l’allarme alla questura era stata la madre, rimasta a Milano, preoccupata per il figlio che, partito dal capoluogo lombardo per raggiungere i nonni residenti sulle colline verbanesi, non era mai arrivato a destinazione. A complicare il tutto anche il fatto che il ragazzo non aveva con sé un telefono cellulare. Nel tardo pomeriggio il suo cane era stato trovato ferito gravemente probabilmente attaccato da uno o più cinghiali nei boschi di Bieno. L'animale era poi morto per le gravi ferite. Questo aveva fatto scattare l'allarme e le ricerche da parte del Soccorso Alpino e del Sagf.
La questura ha immediatamente diramato le ricerche con la descrizione del giovane a tutte le proprie pattuglie e a quelle delle altre forze di polizia sul territorio. Non è stato perso tempo e sono state passate al setaccio le stazioni ferroviarie lungo la tratta fino a Domodossola, le fermate degli autobus e quelle della navigazione, ma del ragazzo nessuna traccia. Il lieto fine nella prima serata, quando una pattuglia dei carabinieri della Stazione di Verbania ha notato un giovane che camminava con aria smarrita nei pressi del Comando provinciale. Una volta avvicinatisi hanno notato la somiglianza con il giovane scomparso, e pochi istanti dopo, documenti alla mano, si è avuta la certezza. Il ragazzo stava bene, sebbene infreddolito e con una piccola ferita alla fronte, ed è stato accompagnato al Dea di Verbania per gli accertamenti. Nel frattempo è stata data la lieta notizia alla madre e ai nonni.