Politica - 03 dicembre 2024, 18:49

Preioni e Panza sul declassamento del lupo

Panza: "Questa riduzione non implica una caccia indiscriminata o una deregulation totale, ma offre agli Stati e alle Regioni la possibilità di intervenire in modo più mirato"

Il Comitato permanente della Convenzione di Berna ha votato a favore del declassamento dello status di protezione del lupooggi il declassamento del lupo da specie “strettamente protetta” a “protetta”, aprendo nuove possibilità per la gestione di questa specie anche in Italia. Questa decisione rappresenta una svolta significativa per affrontare il delicato equilibrio tra la tutela dell’ambiente e la salvaguardia delle attività umane nelle aree rurali e montane - dichiara Preioni -.  Questa nuova classificazione consente la cosiddetta “gestione delle popolazioni”, che prevede misure di controllo, inclusa la possibilità della caccia in specifici contesti. Questo approccio, già adottato in Svizzera con l'abbattimento di 39 lupi durante la stagione di caccia nei cantoni più colpiti, mira a mitigare i conflitti tra uomo e fauna selvatica.  
In Italia, la popolazione di lupi è stimata intorno ai 3.300 esemplari, di cui circa 950 presenti sulle Alpi e 2.400 nel resto del territorio nazionale. Il declassamento permetterà di intervenire su un numero crescente di esemplari, affrontando le criticità segnalate da allevatori, agricoltori e comunità montane.  
Questa decisione - prosegue Preioni - pur mantenendo la protezione del lupo, rappresenta un passo avanti per bilanciare la tutela della biodiversità con le esigenze delle popolazioni locali.
La gestione del lupo diventa così una priorità condivisa per garantire la sicurezza, l’economia agricola e la coesistenza nei territori interessati - conclude Preioni.

"Oggi il Consiglio d’Europa ha finalmente deciso di ridurre il grado di protezione del lupo, un risultato importante frutto di un lungo lavoro che oggi vede i suoi frutti. Questa riduzione non implica una caccia indiscriminata o una deregulation totale, ma offre agli Stati e alle Regioni la possibilità di intervenire in modo più mirato, rapido ed efficace nella gestione di un predatore che ha causato numerosi problemi.
Ora ci aspettiamo dal Governo la redazione di un "piano lupo" coerente, capace di rispondere con attenzione alle reali esigenze delle popolazioni che si trovano a convivere con i lupi" dichiara l'ex europarlamentare Panza.

comunicato stampa