‘’Le Province, malgrado ancora oggi non tutti sembrano averlo compreso, non sono state soppresse e, con difficoltà enormi, hanno continuato ad operare senza interruzioni, seppure con i tagli indiscriminati operati dalla fin dal 2015 sul personale, ridotto del 50%, e su un prelievo forzoso sulle entrate proprie, che permane in parte ancora oggi, che si è tradotto nell’impossibilità di garantire gli interventi necessari sul territorio amministrato’’. Sono parte delle considerazioni finali della tesi di laurea dello ‘’studente’’ universitario Stefano Costa, ex presidente della Provincia. Una tesi (dal titolo: ‘’L’impatto delle riforma Del Rio sulle province: il caso della provincia del Verbano Cusio Ossola’’) nella quale traspira una ‘’marcata preoccupazione per il futuro, indipendente da un ritorno all’elezione diretta degli organi provinciali, ma piuttosto legata alla mancata stabilizzazione delle risorse trasferite per la copertura delle funzioni fondamentali. Un bilancio, ad oggi, riequilibrato, grazie al contributo fondamentale dei 12 milioni di euro trasferiti dalla Regione Piemonte per canoni e specificità montana e con un contributo alla finanza pubblica, tuttora a carico della provincia del Verbano Cusio Ossola, per 4,4 milioni di euro, non può essere considerato stabile senza una copertura consolidata delle spese, non comprimibili, per l’esercizio delle funzioni fondamentali e per il funzionamento dell’ente’’.
Centosessanta pagine di tesi per analizzare la situazione di una provincia, la nostra, sulla quale pesano gli alti costi dettati dalla situazione geografica di provincia montana. Una analisi anche politica, che passa ‘’dall’importante aumento di potere delle regioni che, approfittando delle difficoltà delle province, si sono riappropriate di importanti funzioni, come ad esempio il trasporto pubblico locale, le ha trasformate, sempre più, in enti amministrativi’’. Con le considerazioni in merito ‘’alle prospettive delle province in un eventuale contesto futuro di autonomia differenziata delle regioni’’.
Con una sentenza finale: ‘’Di sicuro il processo di delegittimazione delle province, che si è consumato nell’ultimo decennio, ci ha lasciato in eredità uno strumento importante che dovrà essere maggiormente valorizzato in futuro, al fine di consentire alla Provincia del Verbano Cusio Ossola di rafforzare una condizione di autonomia sancita, al pari di Sondrio e Belluno, da leggi nazionali e regionali che non potranno disconoscere una evidente e consolidata condizione di specificità montana’’.