Provincia - 13 dicembre 2024, 19:05

Borghi sulla sanità nel Vco: "Serve il coraggio riformatore della buona politica"

Il senatore ossolano è stato tra i promotori di un incontro pubblico sul tema della crisi sanitaria del territorio

Era gremito il foyer del teatro Il Maggiore di Verbania, nella serata di ieri, per l’iniziativa promossa da Italia Viva, Stati Uniti d’Europa per il Piemonte e dalla lista Marchionini per Rabaini per discutere della crisi della sanità pubblica nel Verbano Cusio Ossola.

“Si dice che la politica debba fare un passo indietro, per guarire i mali della sanità di questo territorio – le parole del senatore Enrico Borghi, promotore dell’incontro -. Io invece penso che debba farne due avanti, perché se siamo messi così male è perché è totalmente mancata la Politica con la P maiuscola, quella che guarda avanti, innova, coglie le sfide, non teme il futuro, pensa al bene comune. Abbiamo avuto invece il piccolo cabotaggio, la somma dei conservatorismi di destra e di sinistra su cui si è innestato il populismo e la logica sfrenata del campanile, a cui si è aggiunta la novità di questi tempi, ben incarnata dal governo Meloni: la politica che non sapendo affrontare i problemi trasforma tutto in comunicazione che diventa pura propaganda”.

“Così – prosegue Borghi - abbiamo il decreto taglia liste d’attesa che non le taglia, l’aumento del Fondo Sanitario Nazionale che non è un aumento (perché in rapporto al Pil è una diminuzione e l’inflazione si sta già mangiando tutto), le modifiche ai test di ingresso a medicina che non sono modifiche, e infine la tarantella dei fondi per i due mezzi ospedali per il Vco dentro una sanità locale che fa acqua da tutte le parti con una Asl in pieno dissesto, il rischio del taglio dei servizi, il pendolarismo dei pazienti che vanno altrove e il personale che non c’è”.

“Ma ieri sera a Verbania – sottolinea il senatore ossolano - abbiamo anche dato le nostre proposte alternative, perché un’opposizione seria dice cosa bisogna fare oltre che criticare ciò che non va. E quindi serve il passaggio dal “welfare state” del Novecento alla “welfare society” di oggi e domani, uscendo dalla logica delle canne d’organo e del rimpiattino per giungere a una profonda riforma del sistema. Ma per questo abbiamo bisogno di avere il coraggio riformatore, abbandonare la dimensione del conservatorismo che ci avvelena e ci porta al vicino punto di rottura (viste le dinamiche demografiche). Serve, insomma, il coraggio della buona Politica”.

“È emerso un quadro generale della sanità estremamente preoccupante – le parole di Stefano Costa, presidente di Italia Viva Vco - dove a tutti i livelli istituzionali, a partire dalla regione fino al governo, è assolutamente assente una visione programmatica della sanità italiana. Le istituzioni mancano di una prospettiva futura che possa riportare la sanità al suo rango di diritto di costituzionalmente garantito. Mancano infrastrutture, mancano investimenti seri nella sanità che rischia di arrivare al collasso”.

 

Borghi e Costa ringraziano, inoltre, tutti gli altri relatori che hanno preso parte all’incontro: la senatrice Daniela Sbrollini, vicepresidente della commissione sanità del Senato, la consigliera regionale Vittoria Nallo, Silvia Marchionini e la dottoressa Adele Sacco. A moderare il dibattito Patrich Rabaini.

l.b.