“Il territorio piemontese è tra quelli in Italia dove il fenomeno del consumo del suolo è maggiore e, per questo motivo, il fenomeno degli insediamenti logistici deve essere governato attraverso una attenta pianificazione. Bisogna coniugare lo sviluppo economico con la tutela dell’ambiente, del paesaggio e anche degli altri settori produttivi. Il settore manifatturiero non deve essere fagocitato dal settore logistico”. Questo è in sintesi lo scopo della proposta di legge 53 “Norme per la pianificazione degli insediamenti logistici a rilevanza sovracomunale”, come illustrato dal primo firmatario del provvedimento, Domenico Rossi (Pd), nel corso della seduta della seconda Commissione presieduta da Nadia Conticelli.
Rossi ha spiegato che è importante che vengano definiti gli ambiti territoriali idonei per gli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale (ad ogni modo superiori a 4 ettari) nei piani territoriali provinciali o, comunque, in accordo tra la Regione e gli enti provinciali e comunali.
"In commissione è stato stabilito un calendario delle consultazioni che si terranno online e in presenza e si chiuderanno entro il 20 gennaio con l’audizione delle organizzazioni interessate - ha dichiarato Rossi - la proposta è inviata anche al Consiglio delle Autonomie Locali che coinvolge i comuni, le province e le unioni montane".
La Commissione, oltre a richiedere il parere del Consiglio delle autonomie locali, ha stabilito di svolgere le consultazioni nella seduta di mercoledì 15, dando tempo fino a lunedì 20 gennaio per l’invio delle memorie.
Nel corso dei lavori sono intervenuti Marina Bordese (Fdi), Davide Buzzi Langhi (Fi), Vittoria Nallo (Sue), Mauro Calderoni (Pd) e Sergio Bartoli (Lista Cirio).