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Attualità | 31 dicembre 2024, 18:00

Casa Circondariale di Verbania, un esempio virtuoso nonostante il sovraffollamento

Secondo il dossier redatto dalla regione Piemonte, emergono notevoli migliorie nell'istituto del Vco, sia strutturali che riguardanti le attività formative per i detenuti

Casa Circondariale di Verbania, un esempio virtuoso nonostante il sovraffollamento

Una panoramica tra luci e ombre. È quella che emerge scorrendo il nono Dossier delle criticità strutturali e logistiche delle tredici carceri per adulti in Piemonte e dell’Istituto penale minorile di Torino, presentato il 30 dicembre a Palazzo Lascaris.

Il documento, realizzato dal Garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano con il coordinamento dei Garanti comunali del Piemonte, evidenzia che – sottolinea Mellano – “ci sono prospettive d’intervento significative, pari a 250 milioni di euro, per il miglioramento delle 189 carceri italiane”. Accanto alle criticità già denunciate negli scorsi anni legate al sovraffollamento, all’inadeguatezza degli spazi, alle carenze sanitarie ed educative, sono stati evidenziati anche i miglioramenti avvenuti – come l’adeguamento degli spazi nelle carceri di Fossano, di Vercelli e di Verbania – segno che gli appelli fatti nel tempo non sono caduti nel vuoto.

Per quanto riguarda, in particolare, la Casa Circondariale di Verbania si registra ancora una volta una situazione di sovraffollamento: se, infatti, la capienza massima dichiarata dal Ministero dell’Interno è di 53 persone, i detenuti presenti nella struttura sono attualmente 77.

Negli ultimi anni, tuttavia, l’istituto verbanese è andato incontro a notevoli migliorie, sia strutturali che riguardo ad attività formative per i detenuti. Secondo il dossier della regione Piemonte, la Casa Circondariale ha subito la ristrutturazione di due cortili fatiscenti, che ora sono stati destinati ad attività sportive e ricreative, ma anche per accogliere la cittadinanza in occasione di eventi particolari. È stata inoltre potenziata l’attività di sartoria, che ha portato a collaborazioni e vere e proprie commesse, grazie soprattutto alla collaborazione con le suore benedettine di Orta San Giulio; recentemente è stato aperto a Pallanza il negozio L’Ago della libertà, in cui vengono esposti e venduti lavori prodotti in carcere.

È stato riqualificato lo spazio del seminterrato dell’istituto, che può ora ospitare eventi al chiuso. Inoltre, è stata recentemente spostata una sezione detentiva protetta (dedicata agli ex appartenenti alle forze dell’ordine), che negli ultimi anni si è molto ridotta, per creare nuove stanze di pernottamento per i detenuti lavoratori, che durante il giorno escono dal carcere per lavorare in diverse realtà: Banda Biscotti, la mensa sociale Gattabuia, il bar di Casa Ceretti, servizio di pulizie presso la scuola di formazione della polizia penitenziaria, o servizi presso privati che hanno assunto detenuti vicino alla fine della pena.

l.b.

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