Il 2025 sarà – salvo imprevedibili sorprese – l’anno in cui il processo per la tragedia della funivia del Mottarone arriverà al dibattimento. Ma sui tempi l’incertezza regna ancora sovrana.
Non è ancora arrivata al dunque, infatti, la riscrittura delle comunicazioni di chiusura indagini con le contestuali richieste di rinvio a giudizio dopo la restituzione del fascicolo dal Gup alla pubblica accusa, deciso nello scorso mese di ottobre. Secondo quanto confermavano nelle scorse settimane fonti di Palazzo di giustizia, l’ufficio del Pubblico Ministero stava lavorando su una riscrittura parziale dei capi di imputazione tenendo in qualche modo conto delle osservazioni del Gup in sede di udienza preliminare. Modifiche non sostanziali (altrimenti non si sarebbe arrivati alla restituzione del fascicolo) e concentrate sul tema della disciplina della tutela dei lavoratori. Dal momento in cui i nuovi avvisi di chiusura indagini saranno depositati, scatterà nuovamente il periodo di 20 giorni nei quali gli imputati potranno chiedere di essere sentiti o potranno depositare memorie. Dopodiché il Gup fisserà la data della prima udienza preliminare-bis.
Nel frattempo, alla Procura di Verbania, con l’insediamento del nuovo procuratore capo, Alessandro Pepè, si è chiusa ufficialmente la lunga stagione della procuratrice Olimpia Bossi in riva al lago Maggiore.
Bossi con il nuovo anno sarà trasferita alla Procura generale di Milano, con il ruolo di sostituto procuratore. Ma potrebbe non abbandonare il processo più importante e sicuramente più seguito dalla stampa nazionale, La stessa procuratrice lo ha confermato non escludendo una sua “eventuale applicazione”. La scelta comunque non dipende solo dalla volontà dell’ex procuratrice, ma anche da quella del suo successore a Verbania e dalla Procura di Milano a cui ora è assegnata.
Un eventuale cambio del Pm - anche se rimane in ogni caso sul processo Laura Carrera che ha seguito il caso accanto a Bossi fin dall’inizio - rappresenterebbe un altro giro di valzer su una vicenda che ha visto numerosi magistrati passare e proseguire oltre. In particolare, nel ruolo di Gip-gup si sono alternate ben 4 diverse figure. La prima fu Donatella Banci Buonamici, che nei giorni immediatamente dopo la tragedia aveva rigettato le richieste di custodia cautelare avanzate dalla procura per due dei tre principali accusati, e che era finita sotto procedimento disciplinare (poi finito con una assoluzione) per la gestione delle tabelle dei ruoli dei giudici. Banci oggi è in servizio alla Corte d’Appello di Milano. Il secondo Gip a occuparsi del caso è stata poi Elena Ceriotti, andata in pensione all’inizio del 2022, passando il fascicolo ad Annalisa Palomba che ha gestito la parte più rilevante dell’incidente probatorio, portandolo a conclusione prima di trasferirsi alla Corte d’Appello di Torino. Infine, il giudice che ha presieduto l’udienza preliminare, Rosa Maria Fornelli, che ha deciso la restituzione del fascicolo all’accusa.