Viabilità e trasporti - 15 gennaio 2025, 12:00

Stop ai treni nel periodo estivo, Monti: "Decisioni prese senza un confronto con il territorio"

Il sindaco di Baveno chiede l'istituzione di un tavolo tecnico per trovare soluzioni che riducano al minimo i disagi per pendolari e turisti

Una lettera indirizzata a Rfi, al presidente della regione Cirio, al ministro dei trasporti Salvini e ai parlamentari locali per denunciare la preoccupazione in vista dell'annunciata chiusura estiva della linea ferroviaria Domodossola-Milano. L'ha scritta il sindaco di Baveno Alessandro Monti, chiedendo di istituire al più presto un tavolo tecnico permanente.

“La notizia della chiusura dall'8 giugno al 27 luglio e dal 31 agosto al 12 settembre della linea ferroviaria, appresa dai media locali - sottolinea il primo cittadino di Baveno - non può che preoccupare enormemente il sottoscritto e gli operatori turistici ed economici del territorio. Come è noto, questa interruzione comporterà la soppressione di tutti i treni EuroCity tra Domodossola e Milano, generando notevoli disagi ai pendolari, ai turisti e a tutto il tessuto economico del nostro territorio. Già lo scorso giugno 2024 avevo scritto per richiedere a Rfi un diretto coinvolgimento e un confronto con gli enti locali e le categorie economiche e sociali del territorio. Ancora ciò non è colpevolmente avvenuto e nemmeno sappiamo, come sindaci, se le date annunciate dagli organi d’informazione siano ufficiali o meno. Ancora una volta queste decisioni sono prese senza aver avuto un confronto con il territorio: la chiusura della ferrovia in estate è un danno per il territorio e il turismo, oltre che un grande disagio per i nostri pendolari, e rilanciamo la necessità di avere con Rete Ferroviaria Italiana e la regione Piemonte un tavolo tecnico istituzione permanente di confronto, con gli amministratori locali e le categorie economiche e sociali interessate del territorio”.

“Non si tratta – prosegue il sindaco - di un tavolo per opporsi ai necessari investimenti, ma un luogo dove coordinarsi, conoscere, approfondire e nel caso fare proposte su come ridurre al minimo i disagi, sia per i turisti che per i pendolari. Infatti, va tenuto conto che queste chiusure si sommano anche gli incessanti lavori sulla tratta autostradale A26 tra Arona e Gravellona Toce e sulla superstrada del Sempione, impattando decisamente sulla possibilità di raggiungere con facilità i nostri territori del lago Maggiore che, lo ricordo, sono la seconda meta turistica più raggiunta del Piemonte, dopo Torino, con oltre tre milioni di presenze”, conclude Monti.

Daniele Piovera