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Attualità | 15 gennaio 2025, 11:00

Incendi delle canne fumarie, i consigli dei Vigili del Fuoco per scongiurarli

In una nota diramata dalla Prefettura del Vco sono contenute anche le indicazioni per evitare il pericolo di intossicazioni da monossido di carbonio

Incendi delle canne fumarie, i consigli dei Vigili del Fuoco per scongiurarli

In questo periodo invernale, con le temperature piuttosto rigide, i pericoli derivanti dall'uso, e soprattutto dalla cattiva manutenzione, dei sistemi di riscaldamento che utilizzano una combustione diretta possono essere elevati. Stufe a legna e pellet, bracieri, camini e simili possono dare origine a incendi, oppure dare luogo a fuoriuscite di monossido di carbonio e conseguenti intossicazioni.

Per questo motivo la Prefettura del Verbano Cusio Ossola nei giorni scorsi ha diramato le indicazioni operative di tenuta di questa tipologia di impianti di riscaldamento per sensibilizzare i cittadini sulla manutenzione e prevenzione di incidenti che possono avere anche gravi conseguenze per le cose e le persone.

Nelle note diramate, i vigili del fuoco del Verbano Cusio Ossola raccomandano di installare camini e stufe a combustibile solido, per la produzione di calore, affidandosi a personale di ditte qualificate e nel rispetto delle specifiche norme di sicurezza e della regola dell'arte, anche in relazione alle caratteristiche dei luoghi di installazione ed ai regolamenti comunali vigenti in materia. “È importante - dicono dal comando - verificare che la canna fumaria non sia ostruita e pulirla periodicamente, almeno una volta l'anno, affidandosi a personale specializzato ed evitare di otturare e/o coprire le aperture di aerazione, assicurando altresì una ventilazione adeguata nei locali di installazione”.

È fondamentale poi non bruciare legna di natura resinosa o impregnata di catrame, oli, vernici ed altre sostanze e non bruciare materiali plastici evitando la combustione di legna non adeguatamente secca o di quantitativi rilevanti di carta, cartoni, imballaggi che possano essere facilmente trasportati all'interno della canna fumaria.

Fortemente raccomandato di evitare l'utilizzo di liquidi infiammabili durante la fase di accensione. In caso ci si accorga di un presunto principio di incendio di canna fumaria, con fuoriuscita dal comignolo di fiamme e di notevoli quantitativi di faville e di fumo bisogna richiedere subito l'intervento dei vigili del fuoco telefonando al 112. Nel frattempo, se la situazione lo consente, si possono versare quantitativi limitati di acqua sul combustibile solido che arde, al fine di abbassare le fiamme, impedire l'afflusso di aria dal basso della canna fumaria, chiudere la valvola dell'aria, allontanare mobili, arredi e materiali combustibili eventualmente presenti in prossimità della bocca del camino o della stufa e non versare acqua dal comignolo all'interno della canna fumaria, al fine di evitare uno shock termico che potrebbe lesionare la stessa e propagare l'incendio all'esterno del condotto.

Un altro pericolo è l'intossicazione da monossido di carbonio. Il monossido di carbonio e un gas tossico che si genera, in particolare, in ambienti chiusi in caso di combustione con carente apporto di ossigeno, cioè di aria proveniente dall'esterno. Il monossido di carbonio è un gas incolore, inodore, insapore e non irritante, per cui non è possibile accorgersi della sua presenza senza specifici strumenti di rilevazione.

Che cosa fare dunque per evitare problemi e rischi? I vigili del fuoco raccomandano di  installare gli impianti di riscaldamento e gli apparecchi a combustione affidandosi a personale di ditte qualificate e nel rispetto delle specifiche norme di sicurezza, anche in relazione alle caratteristiche dei luoghi di installazione; curare la manutenzione e assicurarsi del corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento e degli apparecchi a combustione (stufe a carbone, a gas, a legna, cucine, caldaie, boiler, camini) affidandosi a personale specializzato che opera nel rispetto delle norme e delle indicazioni riportale sul libretto di uso e manutenzione; effettuare periodicamente il controllo del fumi delle caldaie secondo regolamenti vigenti e specifiche del produttore non utilizzare bracieri e apparecchi a combustione a fiamma libera, in camera da letto o comunque in ambienti privi di aperture di aerazione verso l'esterno; mantenere spenti i motori degli autoveicoli negli spazi chiusi. non usare all'interno di spazi chiusi sistemi di cottura progettati per l'utilizzo all'aria aperta.

È importante poi garantire una ventilazione adeguata nei locali (garage, cucina, stanze), utilizzare apparecchiature rivelatrici della presenza di monossido di carbonio. In caso di sospetta intossicazione da monossido di carbonio, uscire subito all'aria aperta e chiamare il 112.

Miria Sanzone

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