Presentazione ufficiale ad Omegna per il nuovo direttore generale dell'Asl, Francesco Cattel. Insieme a lui l'assessore alla sanità Riboldi, che si è trincerato dietro un no comment sul tema degli ospedali del Vco in attesa del pronunciamento del Ministero sul finanziamento da 200 milioni per la ristrutturazione di Castelli e San Biagio.
C'era anche il sottosegretario alla presidenza Alberto Preioni. "Per me non esiste un piano B, esiste solo il progetto di ristrutturazione e riqualificazione degli ospedali di Verbania e Domodossola, un progetto nel quale ho sempre creduto, mettendoci la faccia. Forse non sono stato abbastanza bravo a spiegare la bontà di questo progetto se ci sono così tanti distinguo sul territorio, come un nastro che si riavvolge e che racconta la storia degli ultimi 30 anni" -ha sottolineato un Preioni provato.
Da parte sua il nuovo direttore ha elencato le priorità. " Dialogo e ascolto, equilibrio economico finanziario ma che non significa affatto pochi investimenti. Innovazione, tecnologia e digitalizzazione, personalizzazione e presa in carico del paziente: questi sono alcuni degli obbiettivi che mi sono posto. E poi semplificazione, riduzione delle liste d'attesa, apertura al 100% delle agende, monitoraggio continuo e costante delle liste d'attesa ambulatoriali e chirurgiche, turni serali e festivi per un periodo sperimentale di sei mesi. Bisogna lavorare sulla testa delle persone, creare senso di appartenenza, umanizzare il rapporto medico-paziente e creare un patto sociale con istituzioni, sindaci, associazioni di volontariato".
"La sanità non è una cosa astratta, la sanità deve essere di tutti" ha evidenziato il direttore generale dell'Asl. Che per questa nuova avventura si potrà avvalere di una nuova figura: quella dell'operation manager, una sorta di team manager della sanità per usare un termine sportivo. Nel Vco saranno due.