La pioggia e il freddo non hanno penalizzato la benedizione di Sant’Antonio Abate, tenutasi a Pallanza nel pomeriggio di domenica 19 gennaio. Una piccola folla, con cani al guinzaglio, e qualche gatto protetto da una gabbia ha affollato i portici della sede municipale di piazza Garibaldi. In piazza, oltre ai mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine, c’erano due asini della cooperativa Somariamente del Mont’Orfano, una presenza che ha riportato la tradizione all’antico, ai tempi delle carrozze a cavalli.
A dare il benvenuto ai presenti è stato il parroco, don Riccardo Zaninetti. Dal coordinatore, don Luigi Donati, è arrivato l’invito a ritirare le coccarde preparate dalla sartoria interna al carcere di Verbania. Nutrita la presenza istituzionale: il viceprefetto Roberto Dosio, il capitano Claudio Mola, comandante della compagnia dei carabinieri di Verbania, il sindaco Giandomenico Albertella, gli assessori Monica Gulisano e Mattia Tacchini, il consigliere comunale e provinciale Alessio Baldi. A nome dell’amministrazione, ha rivolto un saluto ai presenti l’assessore Gulisano, che tra le deleghe a lei assegnate ha quelle al benessere animale e alla polizia locale. Poi la cerimonia religiosa è entrata nel vivo con la lettura di un brano della Genesi da parte di don Luigi, la recita de un salmo da parte di Maria Augusta Iovenitti (Croce Verde), la recita del Padre Nostro da parte di don Riccardo. Per la benedizione, i sacerdoti si sono suddivisi il compito: don Luigi gli animali, don Riccardo i mezzi delle associazioni di soccorso e delle forze dell’ordine. Alla fine, tutti si sono rifocillati al banchetto allestito dal gruppo difesa tradizioni “Piazza Vila”.