Ricavi in crescita ma oltre 100 lavoratori licenziati nel Verbano Cusio Ossola. E’ il lampante contrasto che emerge nella vicenda Barry Callebaut, la società di Zurigo che sta chiudendo lo stabilimento di Verbania nonostante i suoi ricavi stiano aumentando.
Il giornale svizzero ‘’Ticino online’’ scriveva ieri che ’’ le vendite sono in calo, ma nel contempo i ricavi in crescita, sulla scia dell'aumento del prezzo del cacao’’.
Questo l'’inizio 2025 per Barry Callebaut, produttrice di cioccolato con 60 stabilimenti e 13 mila dipendenti, che ha diffuso i dati del primo trimestre di esercizio 2024-2025 . ‘’L’ impresa – scriveva ieri il giornale ticinese - ha visto la quantità smerciata scendere del 2,7% a 565.000 tonnellate, mentre il giro d'affari ha fatto un balzo del 53%, raggiungendo 3,5 miliardi di franchi. In valute locali viene registrato un +63%’’.
In una nota la società zurighese rimarca come ‘’il nostro anno fiscale sia iniziato con i prezzi del cacao che hanno raggiunto nuovi massimi, creando ulteriore pressione sul mercato. Continuiamo a vedere un significativo potenziale di crescita nell'interessante ramo del cioccolato. Il dato sui volumi, inferiore alle attese degli analisti, e il fatto che la dirigenza si aspetti ora un calo per l'insieme dell'esercizio, mentre prima era pronosticata stabilità, hanno avuto un immediato effetto sugli investitori’’
Gli altri aspetti negativi sono che alla Borsa di Zurigo il titolo azionario Barry Callebaut mercoledì 22 gennaio perdeva circa il 6% , con una performance del meno 10 per cento nell'arco dell'anno.
Una situazione purtroppo vissuta sulla loro pelle dai dipendenti del sito produttivo di Verbania, che ancora lunedì manifestavano il loro disappunto per l’atteggiamento di Barry Callebaut, che ha deciso di abbandonare lo stabilimento del Verbano.