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Economia | 11 febbraio 2025, 08:30

Decontribuzione mamme lavoratrici: le novità e le precisionsi dell’Inps

Il bonus mamme 2025: come cambiano gli esoneri con la legge di bilancio

Decontribuzione mamme lavoratrici: le novità e le precisionsi dell’Inps

Con il messaggio numero 401 del 31 gennaio 2025, l’Inps ha fornito precisazioni riguardo la decontribuzione per le mamme lavoratrici, un incentivo introdotto dalla legge di bilancio 2024 e aggiornato dalla legge di bilancio 2025. Il cosiddetto “Bonus mamme” ha visto alcune modifiche, sia in termini di beneficiari che di durata dell’esonero.

Fino al 31 dicembre 2024, le lavoratrici madri di due figli avevano diritto a un esonero totale della quota di contribuzione previdenziale a carico del lavoratore, con un limite massimo di 3.000 euro annui, seppur con una durata limitata fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Tuttavia, questa misura ha cessato di essere applicata dal 2025, mentre l’esonero per le lavoratrici madri di tre o più figli, valido dal 2024, continua fino al 31 dicembre 2026.

A partire dal 1° gennaio 2025, la legge di bilancio ha introdotto una nuova forma di agevolazione, estesa anche alle lavoratrici madri di due o più figli, con un reddito annuo fino a 40.000 euro, sia a tempo determinato che indeterminato, nonché per le lavoratrici autonome. Questo nuovo esonero offre un supporto economico, ma con modifiche rispetto al passato: le madri di due figli potranno beneficiare del bonus fino al decimo anno di età del figlio più piccolo. Dal 2027, invece, le madri di tre o più figli potranno continuare a beneficiare di questo esonero fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo.

a.f.

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